| I PESCI E L’AMICIZIA
LEI – Mia madre è una pesci. E una sua amica pure. L’altro giorno, l’amica ha descritto a lungo (le descrizioni dei pesci sono sempre lunghissime) una catastrofe aerea alla quale era scampata, molti anni fa. Alla fine tutt’e due erano talmente commosse che piangevano. Questo è il colmo dell’amicizia tra pesci. Lacrime deliziose. Un tesoro di confetture, che non vi lascerà mai insaziati.
LUI – Non è un amico efficace. Soffre volentieri delle vostre disgrazie. L’indomani vi telefona: “Non ho potuto dormire, sai?” E poi può venirgli un’idea insensata, un’intuizione, come se avesse fatto una seduta spiritica. Seguitela. E’ un medium. Il fluido è passato. Ma non parlategli mai di particolari: vi si annegherebbe.
*** I PESCI E GLI ALTRI SEGNI DELLO ZODIACO ***
PESCI E ARIETE
Non vedo come i pesci potrebbero adattarsi all’incandescenza dell’ariete, che è all’opposto della notte poetica di Nettuno. Bisognerebbe anche evitare (e mi chiederete: ma come?) che la madre pesci abbia un figlio ariete. Per tenerezza e per pietà gli lascerà fare tutto quel che vuole. Si limiterà a pregare per lui, soluzione nobile, ma pericolosa. Davanti all’ariete i pesci capitolano, si richiudono nel loro unico difetto grave: la passività.
PESCI E TORO
Ah, poverini! Quante storie! E quanto seccheranno gli amici, col racconto complicato delle loro complicazioni! Dice la signora toro: “Naturalmente, ha dimenticato di far registrare il contratto dell’affitto” e il povero marito pesci è disperato perché ha confuso il contratto dell’affitto con un modulo per il pagamento delle imposte e ha ficcato il tutto nella busta dei documenti dell’automobile, cosicché lo si cerca da stamattina, ascoltando dischi di musica dolcissima. Il toro odia l’improvvisazione e il disordine. I pesci non odiano niente: essi sono l’improvvisazione e il disordine. Bisogna dunque che i pesci abdichino. Ma lo faranno in modo così grazioso e disarmante che il toro potrà a sua volta abbassare le braccia. Diffidare di un dramma probabile. Non sempre i pesci controllano le loro occhiate, e il toro è geloso.
PESCI E GEMELLI
Non è una coppia, ma un doppio plurale che naviga all’infinito, prigioniero di un gioco di specchi. Nelle fiere di paese vanno alla ricerca del labirinto. Si incontrano appunto perché amano perdersi in se stessi, con voluttà. Nessuno li capisce. Moltiplicandosi per se stessi fanno venire le vertigini. Come i felini, ricadono sempre in piedi. Parlano molto, a voce bassa, la notte, senza saper bene quel che dicono.
PESCI E CANCRO
E’ incredibile quanto parlano quando sono assieme! Ma sanno anche ascoltarsi. Dirò anzi che si ascoltano troppo. Si cullano a vicenda, si coccolano, se ne lagnano, piangono sui loro tormenti. Può durare una vita intera. Bisogna assolutamente che mettano al mondo una quantità di bambini arieti o leoni, per svegliarsi al mattino, senza il sapore amaro delle lacrime notturne. Ma che mondo poetico, che dolce brezza circola attorno a loro! Tutti li adorano.
PESCI E LEONE
Da qualunque punto lo si osservi, il problema mi pare insolubile. Che voi siate una pesci moglie di un leone, figlia di leone, segretaria di leone… no, impossibile. Non provateci nemmeno. Eppure vi piacciono le chimere. L’impossibile vi attira come la luce attira gli insetti. Esiste anche una specie che sta scomparendo: i leoni schiavi, e schiavi con ostentazione, con compiacimento. Ottimi come maggiordomi. Ma siete in grado di assumere un maggiordomo? E vi pare ragionevole?
PESCI E VERGINE
Tutti gli astrologi e i più antichi trattati sono formali: pessima unione, rapporti difficili. E si capisce il perché. Pesci e vergine sono due segni sottomessi, che sognano di sottomettersi. E non si può trascorrere la propria vita in ginocchio. Si finirebbe col trovarsi al di sotto del livello del mare. Roba da raccoglierli col cucchiaino. Bisogna dunque che uno dei due reciti la commedia del tiranno, che si creda un leone. Meglio che sia l’uomo. E non dico così perché sono un uomo anch’io… Tutte le pesci che conosco sognano un “Superman”. Che delusione se incontrassero dei timidi adoratori.
PESCI E BILANCIA
La bilancia sogna l’armonia. I pesci sognano l’armonia universale. Ecco una solida base d’intesa, ma che lascia i pesci un po’ insoddisfatti. La bilancia dovrà misurare con cura le sue esortazioni alla moderazione, e questo è un esercizio difficile, che rischia di renderla insipida. Piccolo particolare pratico: I pesci sono il più disordinato di tutti i segni. E la bilancia ha la mania dell’ordine. Inoltre, la bilancia ha un linguaggio conciso, e i pesci impiegano un quarto d’ora per dirvi che stasera fa fresco.
PESCI E SCORPIONE
Spesso si affascinano vicenda. L’aggressività naturale dello scorpione è come smussata, disarmata dai pesci. Lo scorpione è simile alla pesante marcia tragica, autunnale, di un fiume nero che si getta nell’oceano pesci. Alla foce si forma un gorgo purificatore. I pesci, per lo scorpione, rappresentano la redenzione. Niente di meno. Pericolo probabile: il melodramma.
PESCI E SAGITTARIO
Questi due faranno prodigi al servizio di una comunità o, di un ente assistenziale, o al capezzale dei morenti, impegnati in un lavoro notturno per arrotondare il bilancio di famiglia. Si stimeranno senza aver bisogno di dirselo. Forse non sorgerà mai una passione tra loro, ma una sorte di amore che non avrà il tempo di offrirsi ciò che essi chiamano un lusso: l’amore.
PESCI E CAPRICORNO
No, assolutamente no. Sarebbe chiedere alla capricorna uno sforzo sovrumano e inutile. Tutto l’urterà, in questo pesci disordinatissimo e smarrito nei suoi sogni. La capricorna si sentirà disprezzata. Diventerà di cattivo umore. Si sentirà esclusa da tutto ciò che forma la vita poetica del pesci. Diventeranno due estranei in pochissimo tempo. Sono stati accecati dalle loro diversità. Hanno creduto di potersi amare perché non si somigliavano affatto. Come se Elisabetta di Inghilterra avesse sposato Victor Hugo. Potete divertirvi a immaginare come sarebbe stato il loro regno.
PESCI E ACQUARIO
Troppo bello per esser vero, come se Bach o Mozart cominciassero a parlare tra loro e noi fossimo in grado di capirli. Tanta sensibilità e tanta immaginazione fuse assieme, e tante aspirazioni ideali, e due climi poetici così ricchi… Si può addirittura temere che ciò finisca semplicemente in un bagno di acqua di rose. Questo matrimonio dell’aria e dell’acqua passa troppo al di sopra delle nostre teste. Forse, Tristano e Isotta, erano rispettivamente acquario e pesci.
PESCI E PESCI
A priori, saremmo tentati di dire di no. Eppure, sono ottimi i rapporti tra madre e figlia. Queste due tenerissime pesci sarebbero squisite l’una per l’altra, piene di tenerezza e di attenzioni. Forse si seccherebbero a vicenda, ma per le stesse ragioni, e finirebbero col sorridere. Quanto a un matrimonio pesci con pesci… Bisognerebbe allora che l’uno fosse della specie di Nettuno, poetico e ingenuo, e l’altro della specie di Giove, titanico nelle sue chimere. Tenterebbero di realizzare grandi cose. Ne morirebbero. E se ci riuscissero, in quali condizioni dantesche! Se non vi piace il destino banale…
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