Internet Explorer, Firefox, Chrome & Co, curiosano un po' troppo nel vostro pc

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alkratos
view post Posted on 11/5/2009, 17:12     +1   -1




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Le funzioni sempre nuove dei browser dovrebbero rendere la navigazione in Internet più veloce.
Semplice e sicura.
Ma, con il passare del tempo,i browser non solo sono migliorati sotto questi aspetti, sono anche diventati sempre più curiosi: trasmettono ai server centrali dei produttori le ricerche dell’utente, le abitudini di utilizzo e altri tipi di informazioni.
È soprattutto Google Chrome a dimostiarsi avido di dati: per questo motivo era già stato criticato da COMPUTERBILD
COMPUTERBILD ha controllato la curiosità dei browser usando il software di analisi Wireshark che ha rilevato un intenso traffico di dati
generalmente cifrato.
Ma l'invio di queste informazioni è davvero necessario?
COMPUTERBILD ritiene di no. La redazione ha quindi chiesto spiegazioni ai fornitorizi responsabili di Microsoft, Mozilla (Firefox),Google, Apple (Safari) e Opera Software hanno dovuto scoprire le carte rispondendo a un questionario e confermando con la loro firma la veridicità delle dichiarazioni di quali dati trasferiscono esattamente i browser, con quale frequenza e dove li inviano?
Ecco la prima reazione: "Nessuno ci ha mai chiesto una cosa del genere!".
Alla fine soltanto Microsoft e Google hanno risposto alle domande poste.
Naturalmente tutte queste aziende sostengono di non abusare dei dati.
I produttori si sono concessi molto tempo per rispondere ai questionari: dopo due settimane è arrivato il primo da Mozilla, dopo due mesi,
quello da Google.
Sempre meglio comunque di Apple e Opera Software che non hanno nemmeno risposto.
Anche se i loro prodotti non rivestono un ruolo importante nel mercato dei browser, cosa dovranno mai nascondere?

Internet Explorer 8 Beta 2
Craig Spiezle, responsabile della protezione dei dati presso Microsoft USA, ha risposto via e-mail al questionario di COMPUTERBILD, illustrando dettagliatamente tutti gli aspetti del nuovo Internet Explorer 8
Questa nuova versione del programma leader di mercato inizia a "telefonare a casa" gia durante l'installazione.
ll “Consumer Experience lmprovement Program" di Microsoft trasmette i“ dati sull’utilizzo” del browser ai computer centrali dell’azienda americana.
Che cosa invia esattamente e perchè?
Spiezle: “ln questo modo gli utenti della versione preliminare riferiscono automaticamente quali funzioni usano”.
Viene comunicato anche il numero di avvii del programma.
Entrambe queste informazioni possono essere giustificabili per una versione preliminare.
Ma per quale motivo il browser invia dati sul processore, sulla memoria RAM e il disco rigido del pc, sulle estensioni dei programmi e un valore cifrato per lidentificazione del computer?
In questo modo Microsoft entra in possesso di una grande quantità di informazioni relative al pc dell`utente.
Non è ancora chiaro se sia possibile disattivare questa "funzione di statistica": secondo Spiezle è preimpostata nella versione beta e non può essere disabilitata.
Durante l’installazione però, un menu offre la possibilità di disabilitarla.
Entro la chiusura dell’articolo, Microsoft non ha chiarito questa incongruenza.
Nella versione definitiva di Explorer 8 dovrebbe essere attivabile a discrezione dell’utente.
Microsoft non conosce soltanto il vostro computer, ma sa anche quali siti Internet visitate e cosa cercate in Internet:
Siti suggeriti: Questa nuova funzione propone i siti con contenuti affini a quelli che avete appena aperto (vedere riquadro in alto).
A tale scopo inoltra a Microsoft tutto quello che digitate nella barra degli indirizzi di Internet Explorer 8.
Ricerche: Chi seleziona Microsoft Live Search come motore di ricerca predefinito, invia automaticamente al produttore del browser tutte le ricerche effettuate.
Lo stesso avviene quando Live Search era predefinito nella versione precedente del browser e durante la nuova installazione vengono trasferite le impostazioni.
Può succedere anche con altri motori di ricerca se e attiva la funzione “Siti suggeriti?
Filtro SmartScreen: Questo filtro è utile per proteggere dagli attacchi di phishing che Cercano di carpire le password tramite siti Internet contraffatti.
Ma chi lo attiva rivela continuamente a Microsoft quanto tempo trascorre sui vari siti.
Inoltre, secondo Craig Spiezle, Microsoft riceve anche i dati digitati nei moduli (come le password) apparentemente cifrati.
Internet Explorer 8 invia a Microsoft informazioni sull’hardvvare del pc, sui siti Internet visitati, sulle ricerche e probabilmente anche i dati personali che inserite nei moduli.

Google Chrome
Le critiche sollevate da COMPUTERBILD e da alcuni autorevoli responsabili della tutela dei dati hanno già avuto una conseguenza: nella versione attuale, tutte le impostazioni del browser relative alla privacy sono riunite in un unico menu , quindi non è più necessario cercarle una a una.
È un miglioramento?
Sì, ma sostanzialmente non cambia nulla di quanto è già stato criticato a proposito di Chrome.
Le risposte fornite da Pichai indicano chiaramente che il browser di Google trasmette una grande quantità di dati via lnternet.
Tra questi ci sono la versione del browser, le ricerche, gli indirizzi Internet digitati, gli indirizzi non trovati, le informazioni sulle versioni di Windows e DirectX e sugli altri programmi di Google installati sul pc.
Il trasferimento di questi dati ai sempre automatico e può essere disattivato soltanto in parte.
Lascia perplessi anche l’invio dell’indirizzo ID cioe del vostro "recapito" in Internet - molti giuristi lo considerano un dato personale.
Ricerche: Se Google è impostato in Chrome come motore di ricerca predefinito, tutti i dati digitati nella barra degli indirizzi vengono consegnati al fornitore.
Anche se le ricerche non vengono considerate dati personali, possono rivelare molto su una persona.
Lo si può evitare scegliendo un altro motore di ricerca.
Google Suggest: Questa funzione di suggerimento si basa sullo stesso principio dei “Siti suggeriti" di Internet Explorer.
Nel questionario Google indica che vengono memorizzati soltanto il 2% di tutti i dati e che dopo 24 ore vengono resi anonimi,ma non è possibile verificarlo.
È comunque possibile disattivare anche questa funzione.
Il punto più discutibile di Chrome consiste nei cosiddetti ID che il programma trasmette.
Si tratta di file che contengono informazioni cifrate.
Le spiegazioni di Google sullo scopo e sulla necessita di questi ID non sono sempre esaurienti.
Il "Machine ID”, per esempio, rivela se sul pc sono installati tutti gli aggiornamenti dei programmi Google.
Altri, come il "Client ID", dovrebbero fornire statistiche sull’utilizzo delle funzioni di Chrome.
Tramite gli ID è tuttavia possibile identificare anche tutte le singole installazioni del browser.
Questo è pericoloso, perchè consente di ricostruire tutte le ricerche e gli indirizzi digitati su un pc per creare un profilo dell’utente, che diventa così del tutto trasparente.
Google sostiene comunque di non farlo.
Chrome comunica troppe informazioni sul pc.
Se usate questo programma dovreste modificare le impostazioni sulla protezione dei dati.

Mozilla Firefox
Tristan Nitot, presidente della divisione europea di Mozilla, ha risposto direttamente al questionario di COMPUTERBILD.
Con una piccola sorpresa: anche se Firefox è tra i migliori browser di tutti i tempi, nemmeno questo programma si astiene completamente dall'invio di dati.
Lo fa comunque a piccole dosi: quando si blocca, il che si veri fica di rado, trasmette a Mozilla un "Crash Report" che contiene informazioni sui siti Internet visitati e un “valore numerico" con il quale è possibile identificare il vostro computer.
ll fornitore li chiama "dati potenzialmente personali", perché il browser trasferisce anche informazioni sull’hardware del vostro pc e sulla versione di Windows che usate.
Questo pero non e preimpostato come, per esempio, la funzione di statistica di Internet Explorer 8.
L’invio viene effettuato soltanto se acconsentite espressamente con un clic del mouse.
Sotto questo aspetto Mozilla è esemplare: l’utente di Firefox trova spiegazioni sul Crash Report nelle dichiarazioni sulla protezione dei dati del browser.
Sono però disponibili soltanto in inglese e non tutti gli utenti sono in grado di capirle, un dato quest’ultimo da non sottovalutare.
Firefox trasmette anche le ricerche, ma soltanto quando usate la barra in alto a destra.
Vengono inviate al leader di mercato, il gigante Google in California.
Il suo motore di ricerca è impostato come predefinito in Firefox.
Chi desidera puo cambiarlo impostando semplicemente un motore di ricerca diverso.
Le critiche a Firefox si riferiscono a piccoli dettagli.
Per il resto, oltre a essere il browser più veloce, è anche la scelta migliore se vi sta a cuore la tutela dei vostri dati personali.

Apple e Opera
Due aziende non hanno voluto partecipare a questa iniziativa di CONIPUTERBILD: una è Apple, produttrice di computer, il cui browser Safari.
L'attra azienda è Opera che non ha affatto replicato.

 
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view post Posted on 18/7/2009, 22:09     +1   -1
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grazie x questi consigli
 
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Ptr_Tlb
view post Posted on 30/10/2009, 18:24     +1   -1




quindi firefox resta la scelta più ragionevole
 
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alkratos
view post Posted on 30/10/2009, 18:40     +1   -1




si ...ma tieni conto ke ora sn già le versioni definitive di questi browser
ma nn ostante ciò...(a parer mio) firefox è il migliore di tt
:haha:
 
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3 replies since 11/5/2009, 17:12   636 views
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