Brazilian Ju-Jitsu

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wing_of_hope
view post Posted on 26/11/2009, 14:33     +1   -1




Brazilian Ju-Jitsu

il Brazilian Ju-Jitsu (BJJ) è una disciplina che studia al lotta a terra e che deriva dal Judo e dal Ju-Jitsu giapponese. E' stato reso famoso da Royce Gracie nei primi anni 90 (nell’Ultimate Fighting Championship).
il BJJ nacque in Brasile grazie alla venuta, nei primi anni del secolo, del console giapponese Mitsuyo Maeda, il quale dopo aver mostrato le tecniche del Judo (stile Kadokan) nei suoi viaggi, di cui era particolarmente esperto nella lotta a terra, fondò un dojo dove il giovane Carlos Gracie divenne uno dei suoi migliori studenti. il fratello minore di Carlos era Helio (ancora vivente), quale disputò decine di incontri leggendari e formidabili contro Masahiko Kimura (uno dei più forti judoka di tutti i tempi) che dimostrarono come la tecnica sopraffina del ju jitsu poteva portare al successo nei combattimenti anche una persona gracile come appunto Helio Gracie. Negli anni '80 dello scorso secolo esponenti di spicco della famiglia Gracie emigrarono negli USA e lì organizzarono dei tornei interstile, nei quali sfidarono i combattenti di altre discipline. Il programma televisivo torneo ebbe successo e dagli USA il movimento degli scontri senza (quasi) regole del famosissimo Ultimate Fighting Contest disputatosi a LosAngeles per la prima volta nel 1993, mostrò al mondo l'efficacia del brazilian ju-jitsu, che dominò apertamente gli altri metodi in 3 edizioni delle prime 12. Il campione della famiglia Gracie che doveva rappresentare lo stile di lotta era Royce, il figlio di Helio, che riuscì a sconfiggere, tutti i lottatori del torneo, compresi quelli più forti fisicamente e di gran lunga più pesanti. Royce Gracie fece arrendere i suoi avversari per leva, strangolamento, chiavi articolari, pressioni dolorose e altre tecniche di rara efficacia in altre discipline. Fu un successo clamoroso. il BJJ, ormai, è uno sport famoso in tutto il mondo, che si sta via, via crescendo in maniera esponenziale. Oggi il movimento internazionale del BJJ è infatti in costante crescita, sia come sport amatoriale in sé sia come elemento fondamentale della preparazione dei combattenti di MMA.
In realtà, il BJJ non è molto distante dal judo che tutti conoscono. La concreta differenza, sta nel metodo e nella strategia: infatti, il Judo, prevede la vittoria attraverso l'ippon (proiezione perfetta o bloccaggio al suolo per venti secondi o ancora per resa) che enfatizza il combattimento in piedi, in posizione eretta. Nel BJJ, invece, non essendo prevista la sconfitta per proiezione, ma solo, in tal caso, il vantaggio di due punti per l'avversario, il combattimento si trova a proseguire per la maggior parte del tempo al suolo, dove non è previsto alcun limite in caso di inattività per pochi secondi come invece avviene nel Judo. Per questo, il BJJ si trova ad esaltare gli scambi di lotta a terra, dove la posizione di guardia, con l'avversario tenuto in mezzo alle proprie gambe stando sdraiati sulla schiena, è divenuta una delle caratteristiche principali di questo stile.
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Ecco il REGOLAMENTO del BJJ:
1) Dimostrare cortesia e rispetto nei confronti dell’insegnante, dei compagni d’allenamento e degli ospiti della propria accademia.
2) Non discutere mai le disposizioni dell’insegnante o di chi sta impartendo la lezione.
3) E’ assolutamente vietato indossare, durante l’allenamento o le competizioni, indumenti o equipaggiamento recanti qualsiasi simbolo di natura politica e/o religiosa
4) Non entrare in un’altra Accademia di Jiu Jitsu Brasiliano senza previa autorizzazione
5) Curare la propria igiene personale, come forma di rispetto per sé stessi e per i compagni.
6) Mantenere il kimono pulito ed in buone condizioni.
7) Non camminare scalzi fuori dal tatami.
8) Mantenere un comportamento educato e composto durante la lezione , per favorire la concentrazione propria e dei compagni.
9) Chiedere il permesso all’insegnante o a chi sta tenendo la lezione per allontanarsi dal tatami prima della fine dell’allenamento.
10) Arrivare puntuali a lezione. Arrivare frequentemente in ritardo a lezione comporta il divieto di partecipare e alla stessa.
11) Evitare di essere coinvolti in confronti fisici o verbali su ogni mezzo di comunicazione che possano inficiare il prestigio della propria accademia e dei suoi membri.
12) Partecipare quanto più possibile ai seminari con i maestri ospiti e, più in generale, alle attività promosse dalla propria accademia.

Edited by wing_of_hope - 27/11/2009, 20:44
 
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