EVENTO: BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II

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Doremil
icon1  view post Posted on 29/4/2011, 15:48     +1   -1




Giovanni Paolo II diventerà beato il prossimo primo maggio.

Grande l’attesa per questo importante evento, che sta portando a Roma moltissimi fedeli, quegli stessi fedeli che all’indomani della morte del precedente pontefice gridavano a gran voce che venisse fatto santo subito. Una pratica non consona nella Chiesa Cattolica, che prima di santificare qualcuno, deve prima dichiararlo beato. Cosa che per Giovanni Paolo II avverrà domenica primo maggio.


giovanni-paolo-papa :)



Edited by Doremil - 12/1/2012, 10:47
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 29/4/2011, 17:25     +1   -1




Sono d'accordissimo...era ora !!!!
 
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Doremil
view post Posted on 29/4/2011, 19:45     +1   -1




CITAZIONE (fiordiloto_1969 @ 29/4/2011, 18:25) 
Sono d'accordissimo...era ora !!!!

:)
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 30/4/2011, 21:19     +1   -1




Nel segno della Divina Misericordia Giovanni Paolo II beato



"Chi vede me, vede il Padre" (Gv 14,9). Queste parole sono il compendio della rivelazione cristiana: il volto dell'uomo Gesù è il Volto. Egli è l'unigenito Figlio di Dio, l'unico che ci mostra il Padre, ce lo rivela nella sua gloria e nel suo amore misericordioso.

Le parole dell'evangelista Giovanni, seguono la rivelazione di Cristo: io sono la via, la verità e la vita, esse, poi, sono anche l'incipit della seconda enciclica di Giovanni Paolo II: Dives in Misericordia (Dio ricco di Misericordia) del 30 novembre del 1980.

Nel giorno della beatificazione di Giovanni Paolo II le parole di encomio rischiano di essere pleonastiche e ripetitive, ampollose, per certi versi. Dopo cinque anni e più dalla sua morte il mondo non aspettava che questo momento, così le parole profetiche dell'allora card. Ratzinger: "Possiamo essere sicuri che il nostro amato Papa sta adesso alla finestra della casa del Padre, ci vede e ci benedice. Sì, ci benedica, Santo Padre!", divengono una realtà per l'intera comunità dei credenti.

Sì, il beato Giovanni Paolo II dal cielo apre una finestra sul mondo, sul mondo intero, sul mondo che attraversa una insidiosa crisi della Verità, sul mondo attorcigliato in una spirale di angoscia economica-finanziaria, sul mondo che sta cessando di guardare alle povertà di miliardi di persone, sul mondo sempre più sfiduciato nel proprio futuro, sul mondo che non sa più andare d'accordo con il creato, su questo mondo si apre la finestra del cielo della misericordia di Dio, per il lavoro del nuovo beato.

Giovanni Paolo II era un uomo di profonda preghiera, la sua di preghiera, era radicata nella sacra scrittura, nella tradizione, nei padri, nel magistero, nella devozione.

C'è un aspetto che vorrei sottolineare: la misericordia. Karol Woityla, lo potremmo definire il profeta della misericordia dei tempi moderni, non a caso la sua beatificazione avviene il giorno della domenica della divina misericordia.

Tale annuncio di misericordia è legato al messaggio della suora polacca Faustina Kowalska, canonizzata nel 2000 da Giovanni Paolo II.

Faustina era nata nel 1905 in Polonia. A vent'anni - dopo aver svolto umilissimi lavori - era stata ammessa come postulante nella Congregazione delle Suore della Beata Vergine della Misericordia, ricevendo presto grandi grazie mistiche, ma attraversando anche una dolorosa notte dello spirito.

Nel febbraio 1922 Gesù le aveva parlato della divina misericordia, chiedendo attraverso di lei che la "prima domenica dopo Pasqua sia la festa della Misericordia", e assicurandole che "in quel giorno saranno aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine". Le fu data anche una visione, che si sarebbe realizzata puntualmente quasi settant'anni dopo: "La presenza di Dio mi ha sommersa e mi sono vista tutto ad un tratto a Roma in un bel tempio ed il Santo Padre con tutto il clero celebrava questa solennità".

In un'epoca tragica come quella della seconda guerra mondiale questo Vangelo della misericordia suonava veramente come buona novella. Karol Woytila - che in quegli anni maturava la sua vocazione - lo aveva percepito fino al punto che, divenuto Papa, aveva scritto la seconda, delle quindici encicliche, proprio sulla divina misericordia, istituendone nell'anno del giubileo del 2000 la festa.

Nelle sua vita Giovanni Paolo II ci ha fatto comprendere che cos'è la misericordia: è il dono di un amore totale, gratuito, che riempie il cuore di gratitudine e ti fa sentire nella gioia, perché ti fa sentire sempre amato da Dio, qualunque sia la situazione in cui ti trovi; è la forza di una fedeltà che ti riempie il cuore di fiducia e di speranza.

Il senso del pontificato di Giovanni Paolo II, allora, lo potremo leggere nella dimensione della misericordia, come chiave per aprire il rinnovamento della chiesa. La confidenza, la fiducia, l'affidamento alla misericordia di Dio, diventa, così una particolare opportunità per entrare nel mistero dell'amore di Dio. "Confidate nella Divina Misericordia - ripeteva il Papa - anche per le vostre necessità temporali. Chi si sente disperato, accetti i raggi di amore e di Luce che emanano dal Cuore Sacratissimo di Gesù e riprenda a sperare".

Il papa dei primati, l'attore divenuto prete, il poeta che ha saputo leggere con gli occhi della fede il male del novecento, il vescovo tenace nel saper proporre la speranza agli uomini del suo tempo, il polacco divenuto papa ricco di umanità e spiritualità, oggi ci indica la strada della conoscenza di Dio.

Scrive nel 1980: "L'autentica conoscenza del Dio della misericordia, dell'amore benigno è una costante ed inesauribile fonte di conversione, non soltanto come momentaneo atto interiore, ma anche come stabile disposizione, come stato d'animo. Coloro che in tal modo arrivano a conoscere Dio, che in tal modo lo «vedono», non possono vivere altrimenti che convertendosi continuamente a lui" (Dives in Misericordia, 13).

Il messaggio recondito della vita del beato papa Giovanni Paolo II è nascosto nella misericordia, scavando in profondità ci accorgeremo di quanto egli ha saputo conformarsi alla misericordia di Dio perché ha saputo amare il volto e la storia degli uomini, solo l'amore misericordioso di Dio - scriveva papa Karol - è più potente del peccato e di ogni male, solo questo amore solleva l'uomo dalle abissali cadute e lo libera dalle più grandi minacce.

Dalla finestra del cielo di Dio, il nuovo beato ci indica la via della conoscenza dell'amore di Dio: un amore non a buon prezzo ma faticoso, arduo, in salita, è l'amore che rende ragione di quella vocazione cristiana che abbiamo ricevuto nel battesimo.

Di questo desiderio di amore e di ricerca Giovanni Paolo II ne era stracolmo. Nel trittico romano, il testamento poetico Giovanni Paolo II scrive: "Se vuoi trovare la sorgente, devi proseguire in su, controcorrente. Penetra, cerca, non cedere, tu lo sai, dovrebbe essere qui, da qualche parte - Sorgente, dove sei?... Dove sei, sorgente?!



Edited by Doremil - 12/1/2012, 10:50
 
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Doremil
view post Posted on 30/4/2011, 21:39     +1   -1




Bel post Fiore.... :)
Conosci la coroncina della misericordia di Suor Faustina?
 
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Doremil
view post Posted on 1/5/2011, 12:26     +1   -1




BEATO Karol Wojtyla...ora possiamo dirlo e scriverlo

E' stato emozionante per me che sono credente...la stessa emozione che ho provato quando al suo funerale si è alzato quel vento....quel vento che sollevava le vesti dei Cardinali...ma che soprattutto girava le pagine del libro posto sulla sua bara....ho ascoltato una testimonianza alla tv e voglio scrivervela...
Karol "lo chiamo affettuosamente così"....riceveva milioni di bigliettini dai fedeli...che portava nella sua cappellina e... leggendoli chiacchierava con DIO di loro.
Non aggiungo altro non ce ne bisogno....perchè ognuno di noi fedeli lo porterà per sempre nel proprio cuore!!! :)


Papa-Giovanni-Paolo-II-294x415



Edited by Doremil - 12/1/2012, 10:45
 
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Doremil
view post Posted on 20/6/2011, 08:58     +1   -1




Giovanni Paolo II,
agli ascoltatori di Radio Maria, 23 Marzo 1994.


La gente ha bisogno di una parola autentica.
Parola che costruisca e non divida, che infonda fiducia
nei cuori spaventati, parola pura, semplice, che annunci
amore e verità. Questa parola è il messaggio della salvezza.
È Cristo stesso. Di questa parola voi siete gli annunciatori,
ma soprattutto dovreste esserne i testimoni.
Soltanto la parola dietro la quale si nasconda una
testimonianza di vita, la parola cresciuta sul terreno
della fede, della speranza e dell’amore, avrà la forza
di convincere e di formare l’uomo. Potrà diventare
lo strumento della nuova evangelizzazione”.



Edited by Doremil - 12/1/2012, 10:46
 
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