| Sarah Scazzi ultime notizie 16 giugno 2011: scarcerazione per Sabrina e Cosima Misseri?
Ha preso il via questa mattina il riesame del ricorso effettuato dai legali di Sabrina e Cosima Misseri, le due donne in carcere con l’accusa di essere coinvolte nell’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi. Mentre Sabrina è in carcere dal 15 ottobre scorso, quando il padre Michele dalla galera dichiarò di aver soltanto “coperto” la figlia, vera colpevole dell’omicidio, Cosima è reclusa dal 26 maggio dopo che le era stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare: l’accusa era quella di concorso in omicidio, sequestro di persona e soppressione del cadavere. Da quel giorno le cose hanno preso una piega diversa: Michele Misseri a sorpresa è stato scarcerato, la posizione di Sabrina si è invece notevolmente aggravata: sarebbe stata lei ad uccidere la cugina Sarah e la madre l’avrebbe in qualche modo aiutata.
Oggi il Tribunale prenderà dunque in esame la richiesta degli avvocati (Franco De Iaco e Luigi Rella per Cosima, Franco Coppi e Nicola Marseglia per Sabrina) che chiedono la scarcerazione delle due donne e la concessione degli arresti domiciliari.
Sarah Scazzi, le intercettazioni e il testimone accusano Cosima
Sarah Scazzi, le intercettazioni e il testimone accusano Cosima
TARANTO – L'intercettazione ambientale di un colloquio in carcere tra Cosima Serrano e il marito Michele Misseri, tre giorni prima che la donna venga arrestata, e la deposizione di un testimone che quel pomeriggio del 26 agosto 2010, giorno dell'uccisione di Sarah, avrebbe visto l'auto di Cosima transitare in strada ad Avetrana e dirigersi verso via Deledda, dove c'e' casa Misseri.
Intercettazioni e testimonianze che la Procura di Taranto ha consegnato ai giudici del Tribunale del Riesame nell'udienza sui ricorsi presentati dai difensori di Cosima e di Sabrina Misseri, e che rischiano di rendere pesante soprattutto la posizione processuale della moglie dell' agricoltore di Avetrana.
E' stata battaglia sino a tarda sera tra accusa e difesa dinanzi ai giudici del Riesame. La decisione del collegio sara' resa nota entro lunedi', termine ultimo per legge. Ma quell' intercettazione e quella testimonianza si aggiungono alla deposizione di un fioraio, il quale anche lui avrebbe visto Cosima quel pomeriggio, salvo poi a ritrattare tutto e finire indagato per falsa testimonianza, e ai risultati delle indagini tecniche dei carabinieri del Ros sulle celle telefoniche agganciate dai cellulari di Cosima, Sabrina e di Cosimo Cosma, nipote di Michele Misseri, nelle fasi antecedenti e successive all'uccisione di Sarah.
L'intercettazione ambientale e' del 23 maggio scorso. Secondo quanto si e' appreso da fonti investigative, Cosima insisterebbe su Michele perche' il marito torni ad addossarsi la responsabilita' di aver abusato del corpo di Sarah. Michele si rifiuterebbe piu' volte ma poi, quasi a voler chiudere il discorso, direbbe piu' o meno 'se proprio vuoi che dica cosi', diro' che l'ho violentata'.
L'ennesimo tentativo di Cosima, secondo la Procura, di far ricadere tutte le colpe del delitto di Sarah sul marito, facendo riemergere anche la possibile matrice sessuale.
La deposizione del nuovo teste, Donato Massari, padre di una compagna di scuola di Sarah, e' diventata sempre piu' dettagliata sino all'ultima audizione del 2 giugno scorso. Lui ha dichiarato – ribadendo la circostanza persino in un' intervista alla trasmissione Quarto Grado, anche questa consegnata dalla Procura ai giudici del Riesame – che poco dopo le 14 di quel 26 agosto vide l'auto di Cosima transitare a velocita' in una zona limitrofa a via Deledda.
Massari non ha dubbi che si trattasse di quell'auto: perche' Cosima e Sabrina per tre volte successivamente – una volta insieme e poi separatamente – sono andate a casa Massari chiedendo particolari su quel pomeriggio e in una occasione e' stata fotografata l'auto delle due donne. Si tratterebbe sempre della Opel Astra station wagon di Cosima, che pero' agli inquirenti ha sempre dichiarato di non essersi mai mossa da casa dalle 13.30 alle 15,30 o poco piu' di quel 26 agosto.
I difensori di Cosima e Sabrina hanno ribattuto per ore oggi alle contestazioni dell'accusa. Nell'udienza di ieri i legali di Cosima avevano depositato una perizia che criticava l'operato dei carabinieri del Ros sugli accertamenti tecnici relativi ai cellulari delle due indagate e del nipote di Michele Misseri, Cosimo Cosma, anche se stamani la Procura ha consegnato una breve memoria del Ros a chiarimento delle contestazioni. Poi sul tavolo dei giudici del Riesame sono state depositate due distinte memorie difensive dagli avvocati Luigi Rella (per Cosima Serrano) e Nicola Marseglia (per Sabrina Misseri), ognuna di 80 pagine circa, con le controdeduzioni alle contestazioni mosse nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Martino Rosati il 26 maggio scorso e ai documenti aggiuntivi della Procura.
Battaglia processuale in piena regola il cui esito pesera' in ogni caso sul futuro dell'inchiesta, che entro la fine del mese o al massimo ai primi di luglio, nelle intenzioni della Procura, dovrebbe sfociare nella chiusura delle indagini preliminari.
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