Che cosa dice la Bibbia circa pratiche, astrologia,oroscopo,chiromanzia,stregoneria,magie e altre diavolerie del genere?

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Doremil
icon14  view post Posted on 15/6/2011, 11:09     +1   -1




Ecco alcuni passi particolarmente significativi:


Dt 18,10-14: “[10] Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; [11] né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, [12] perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. [13] Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, [14] perché le Nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio”;

Lv 19,26b: “Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia”;

Lv 19,31: “Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono il Signore, vostro Dio”;


Ho voluto aprire questo discorso in seguito a dei post che ho letto nel salottino...
Le molteplici forme di superstizione che consistono nell’attribuire importanza indebita e quasi magica a certe pratiche o oggetti....amuleti, consultazione degli oroscopi, astrologia, lettura delle carte, numeri della fortuna o della sfortuna....
C'è molto da parlare su ciò...a chi va di approfondire l'argomento?
 
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Annuska
view post Posted on 15/6/2011, 12:08     +1   -1




CITAZIONE (Doremil @ 15/6/2011, 12:09) 
Ecco alcuni passi particolarmente significativi:


Dt 18,10-14: “[10] Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; [11] né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, [12] perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. [13] Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, [14] perché le Nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio”;

Lv 19,26b: “Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia”;

Lv 19,31: “Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono il Signore, vostro Dio”;


Ho voluto aprire questo discorso in seguito a dei post che ho letto nel salottino...
Le molteplici forme di superstizione che consistono nell’attribuire importanza indebita e quasi magica a certe pratiche o oggetti....amuleti, consultazione degli oroscopi, astrologia, lettura delle carte, numeri della fortuna o della sfortuna....
C'è molto da parlare su ciò...a chi va di approfondire l'argomento?

non è facile gabry...guarda qst sito.....http://www.verginedegliultimitempi.com/malocchio.htm
è uno fra tanti.....
non metterei la bibbia come risposta se credere o meno all'astrologia e tutto quello che segue...sono due mondi diversi che vanno in contrapposizione x ovvi motivi... se io credo in quello che c'è scritto nella bibbia e mi fa felice, mi appaga, in essa trovo delle risposte, ben venga...come per i tarocchi o l'oroscopo, importante è che non ci sia fanatismo, e non si diventi vittime di speculazioni.
 
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Doremil
view post Posted on 15/6/2011, 13:23     +1   -1




Tu sai quanto io sia credente e quindi per me la Bibbia non si discute...per quello l'ho citata...ma se devo dirti la mia...io credo in altre cose e non certo negli oroscopi,tarocchi e chi ne ha più ne metta,anzi ti dirò di più...ho pena per le persone che ci credono...io personalmente se mi trovo per caso in vicende simili volgo lo sguardo e la mia attenzione altrove.
Ripeto...ho pena per questo popolo di creduloni...ma per carità...ognuno è libero di pensarla come vuole :)
 
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Annuska
view post Posted on 15/6/2011, 13:55     +1   -1




CITAZIONE (Doremil @ 15/6/2011, 14:23) 
Tu sai quanto io sia credente e quindi per me la Bibbia non si discute...per quello l'ho citata...ma se devo dirti la mia...io credo in altre cose e non certo negli oroscopi,tarocchi e chi ne ha più ne metta,anzi ti dirò di più...ho pena per le persone che ci credono...io personalmente se mi trovo per caso in vicende simili volgo lo sguardo e la mia attenzione altrove.
Ripeto...ho pena per questo popolo di creduloni...ma per carità...ognuno è libero di pensarla come vuole :)

ho capito gabry...e sono felice per te che hai trovato il tuo credo..io non sono così rigida verso gli altri, difficilmente giudico se non mi rompono le palle direttamente, lascio vivere come pretendo lo stesso trattamento nei miei confronti...se una persona crede nei tarocchi a me non frega nulla..chi non ha mai letto l'oroscopo sul quotidiano o su un giornale ? penso tutti , almeno una volta...e allora? che male c'è? è come mettersi il dito sul naso...o bere dalla bottiglia, o mangiar dolci di nascosto...sono banalità, sono cose che si fanno ...sto andando fuori argomento, io esagero sempre per far capire che le persone fanno delle cose e non sempre c'è un motivo preciso e chiaro per tutti...con questo non mi fanno pena...meglio una seduta di tarocchi che una canna, per come la penso io...importante è non cadere nel fanatismo...anche la persona credente può essere fanatica e per me, non va bene...è pericolosa...
ho sempre riscontrato una certa durezza e rigidità nelle persone credenti e se devo dirla tutta, chi mi ha ferito di +..sono proprio quelle che si reputano ..religiose...io sono per tutte le religioni, basta essere sereni con se stessi...io posso credere a budda al guru di turno...che importanza ha per gli altri?..la vita è mia e basta....e così posso andare da una cartomante se in quel momento sento il bisogno di farlo..forse l'esigenza di incontrare quel tipo di persone è che siamo soli, nessuno ci ascolta, siamo sempre giudicati e condannati....forse abbiamo bisogno di una parola, di essere ascoltati ...è da condannare? da giudicare? non credo, l'errore è nostro, ognuno di noi è responsabile se una persona si è fatta fregare da un disgraziato e con 4 carte gli ha ridato il sorriso..magari pagandolo profumatamente...
troppo comodo giudicare..e noi , cosa facciamo per gli altri??????perchè invece di giudicare non apriamo le nostre braccia e accogliamo questa persona???? dio non ci ha insegnato questo???? o ci ha insegnato di non vedere???
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 15/6/2011, 14:19     +1   -1




doremil mi rifiuto di intervenire perchè la religione cattolica e crstiana sono false già dall'inizio,modificando bibbie,vangeli,date di vari eventi e chi più ne a più ne metta...più di loro che illudono la gente e li sfrutta per fare capitali non c'è ne sono.... altro che cartomenti e astrologi che almeno studiano le stelle,gli astri,i pianeti che sono effettivamente esistenti e non li puoi modificare,quindi prima che vada a farti una ricerca dei libri che ho trovato in biblioteca sulla falsità e la manipolazione e le illusioni che danno alle persone che stanno male da parte della chiesa e la religione in se divulgando cose false e meglio che stò fuori...

ps. io lo faccio non vado da loro..... almeno non vedo miraggi per creduloni.
e sono più cristiana di chi e ossessionato dalla religione,almeno io le cose le faccio non le predico e basta.
 
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crist@llin@
view post Posted on 15/6/2011, 15:10     +1   -1




CITAZIONE (fiordiloto_1969 @ 15/6/2011, 15:19) 
doremil mi rifiuto di intervenire perchè la religione cattolica e crstiana sono false già dall'inizio,modificando bibbie,vangeli,date di vari eventi e chi più ne a più ne metta...più di loro che illudono la gente e li sfrutta per fare capitali non c'è ne sono.... altro che cartomenti e astrologi che almeno studiano le stelle,gli astri,i pianeti che sono effettivamente esistenti e non li puoi modificare,quindi prima che vada a farti una ricerca dei libri che ho trovato in biblioteca sulla falsità e la manipolazione e le illusioni che danno alle persone che stanno male da parte della chiesa e la religione in se divulgando cose false e meglio che stò fuori...

ps. io lo faccio non vado da loro..... almeno non vedo miraggi per creduloni.
e sono più cristiana di chi e ossessionato dalla religione,almeno io le cose le faccio non le predico e basta.

...scusa se posso solo una domanda, cos'è per te essere più cristiana......., e poi come fai a dire di essere più cristiana tu di un qualsiasi altro credente.....
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 15/6/2011, 17:32     +1   -1




mettiamola così cristallina, io non credo nelle chiese,non credo in tutto quello che è materiale compresa la bibbia e il vangelo almeno che non pubblicano quello originale non modificato dalla sacra chiesa,
Sono cristiana per quello che faccio ogni giorno,per le cose che mi privo pur aventone bisogno perchè ci sono famiglie con bambini che stanno peggio di me,passare qualche ora con le persone anziane vicino a casa che sono sempre sole, cercare di essere sempre corretta e sincera fino all'estremo, insomma cose che chiunque crede un un Dio debba fare ...la ossessione religiosa porta a perdere il contatto con le cose reali e vedere solo quelle mistiche,mentre dovrebbero essere i primi a comportarsi il più correttamente possibile,non giudicare mai,aiutare in caso di bisogno,non istigare , ecc..potrei elencartele all'infinito.
Io sono peccatrice e non lo nego ,mai fatto ma proprio per questo quando mi accorgo di ciò cerco di non farlo più o di tenermi ma di sicuro non faccio la santa se non sono in grado di rispettare quello che predico ti pare !!!

Ps. non cristiana più di un altro credente,ma dei fanatici religiosi. " malati"
 
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crist@llin@
view post Posted on 15/6/2011, 18:27     +1   -1




CITAZIONE (fiordiloto_1969 @ 15/6/2011, 18:32) 
mettiamola così cristallina, io non credo nelle chiese,non credo in tutto quello che è materiale compresa la bibbia e il vangelo almeno che non pubblicano quello originale non modificato dalla sacra chiesa,
Sono cristiana per quello che faccio ogni giorno,per le cose che mi privo pur aventone bisogno perchè ci sono famiglie con bambini che stanno peggio di me,passare qualche ora con le persone anziane vicino a casa che sono sempre sole, cercare di essere sempre corretta e sincera fino all'estremo, insomma cose che chiunque crede un un Dio debba fare ...la ossessione religiosa porta a perdere il contatto con le cose reali e vedere solo quelle mistiche,mentre dovrebbero essere i primi a comportarsi il più correttamente possibile,non giudicare mai,aiutare in caso di bisogno,non istigare , ecc..potrei elencartele all'infinito.
Io sono peccatrice e non lo nego ,mai fatto ma proprio per questo quando mi accorgo di ciò cerco di non farlo più o di tenermi ma di sicuro non faccio la santa se non sono in grado di rispettare quello che predico ti pare !!!

Ps. non cristiana più di un altro credente,ma dei fanatici religiosi. " malati"

....forse fai un po di confusione col termine cristiano....
cristiano significa seguace di Cristo,o più comunemente discepolo...
Non si può essere discepolo di un Maestro senza conoscerlo e perciò non si può essere cristiani senza conoscere Cristo.

Il discepolo è colui che segue gli insegnamenti del Maestro; quando gli insegnamenti di un Maestro rappresentano anche la sua vita, il discepolo diventa l'imitatore perfetto del Maestro.

Per essere cristiani, cioè allievi di Gesù ed imitatori di Gesù, bisogna conoscere il Maestro: bisogna conoscere il suo ammaestramento che è lo stesso che dire: bisogna conoscere la sua vita perché in Gesù ammaestramento e vita rappresentano la medesima cosa.

La conoscenza di Gesù sarà completata soltanto nell'eternità, ma soltanto coloro che hanno incominciato a penetrarla quaggiù possono essere definiti suoi discepoli.

Se un individuo non ha incontrato Cristo, non ha veduto Cristo, non ha udito Cristo, non può neanche dichiararsi discepolo di Cristo. Egli può anche essere un ammiratore entusiasta dell'eminente personalità del figliuolo di Dio, ma non può assolutamente pretendere di essere suo discepolo
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 15/6/2011, 18:54     +1   -1




perchè secondo te io non conosco cristo???

tutti conosciamo quello che ci hanno inculcato, ma io ho la certezza per varie conoscenze particolari che non è tutto vero!!!

vediamo la sacra rota sai cosè?
e dove chiedi l'annullamento del matrimonio cristiano,sai cosa succede lì, e se guardi su internet lo vedi da te!! che gente sposata con figli magari con qualche problema gli viene concesso l'annullamento.. così il figlio e come non fosse mai esistito,il matrimonio lo stesso e lui non è obbligato a prendersene cura,hai la vaga idea di quanti casi ci sono...un'infinità
io capisco che anullino dei matrimoni non consumati,o che abbiano omesso certe verità,ma se c'è un figlio di mezzo questo non dovrebbe mai succedere solo perchè paghi non ti sembra..
Io sono cresciuta dai 3 ai 16 anni in un istituto di suore conosco il vangelo,la bibbia,il vecchio e il nuovo testamento, per non parlare di litanie,canti in latino,come è nato adamo ed eva e il peccato originale ecc... per niente cristo cerca di salvare i peccatori non vuole persone che lo imitino ma che siano a sua immagine e somiglianza in quello che ha fatto ma allora saremmo tutti perfetti.....inoltre ha detto predicate il mio vangelo, i discepoli dovrebbero portare la parola di Dio non che noi andiamo da loro solo in orari prefissati facendo offerte astronomiche che poi servono solo per ingrassarli quando famiglie muoiono di fame...perchè il vaticano non apre le porte per la povera gente,non la sfama,non gli da un tetto sopra la testa quando vedrò qualcosa del genere allora e solo allora crederò che siano dei veri discepoli,per il momento preferisco essere una umile peccatrice e fare quello che secondo me Dio si aspetta sbagliando magari ma almeno vivo e ci provo!!

questo e un vangelo più antico di quello di luca e marco,e già qui è stato modificato e quello più antico di questo e in tante parti totalmente diverso!!


Il più antico dei Vangeli


l Vangelo di Tomaso, trasmessoci integralmente dai papiri trovati a Chenoboschion, presso Nag Hammadi, nel 1945 in una versione copta a dir la verità alquanto rimaneggiata ed integrata da alcuni loghia che probabilmente non erano presenti nell’originale greco, è indubbiamente più antico rispetto ai Vangeli di Luca e di Matteo.
L’originale greco del Vangelo di Tomaso è stato steso sicuramente prima del II° secolo, periodo a cui risale l’Ox. pap. 654, mentre la versione copta trovata a Nag Hammadi risale al IV° secolo e nei duecento anni che separano la stesura del papiro trovato a Nag Hammadi dalla stesura dell’originale il testo ha subito sicure ed importanti deformazioni.
Ora, sono giunto alla conclusione che il Vangelo di Tomaso è più antico dei vangeli canonici partendo dall'analisi di alcuni loghia provenienti dalla comune "fonte Q" a cui attingono anche Luca e Matteo e dal confronto di questi loghia con gli analoghi detti di Gesù riportati dai sinottici.
In primo luogo, nella versione copta del Vangelo di Tomaso è riportato integralmente un detto di Gesù che invece nel Vangelo di Luca, probabilmente per motivi politici legati al fatto che in questo detto Gesù invitava la popolazione alla disobbedienza fiscale verso lo STATO ROMANO e le BUROCRAZIE SACERDOTALI, è stato riportato mutilato. Il loghion del Vangelo di Tomaso in questione è il seguente: "Ciò che è di Cesare (cioè: ciò che è dello Stato Romano) a Cesare (cioè: allo Stato Romano), ciò che è di Dio (cioè dei preti) a Dio (cioè ai preti), CIO’ CHE E’ MIO A ME (la parte che ho scritto in maiuscolo è la parte di questo detto di Gesù omessa dal Vangelo di Luca): è evidente che gli autori dei vangeli canonici hanno intuito la pericolosità che questa frase rivestiva per la nascente burocrazia clericale e per il suo tentativo di vedersi riconosciuto il diritto all’esistenza da parte dello Stato Romano e nei loro testi la hanno riportata mutilata nell’ultima parte ("CIO’ CHE E’ MIO A ME"), cioè in quella parte che rendeva rivoluzionario il loghion.
In secondo luogo, il termine "Cristo" non compare mai nel Vangelo di Tomaso, il che sta ad indicare che il suo autore, al contrario degli autori dei Vangeli Canonici, per il fatto di essere vissuto al tempo di Gesù, aveva ben chiaro che Gesù e il Cristo erano due persone distinte e, più precisamente i due Messia attesi dagli Esseni, cioè il Messia di Israele e il Messia di Aronne.





Il Vangelo di Tomaso e il mistero della nascita di Gesù



I

l Vangelo di tomaso riporta una frase di Gesù (loghion n°105: "Colui che conosce il padre e la madre sarà detto: figlio di una prostituta"), che conferma la notizia di Celso secondo cui Gesù non è figlio di Giuseppe, ma del soldato romano Pantera e di Maria, che, ripudiata da Giuseppe, lo ha dovuto affidare ad una famiglia essena. E' noto a tutti, infatti, che le coppie essene crescevano figli altrui perché era fatto loro divieto di avere rapporti sessuali e quindi di avere figli propri.
Questa ipotesi trova conferma in un importante testo mandeo, il secondo trattato del Ginza di Destra, in cui è scritto:





"Non spaventatevi, non abbiate paura e non temete Msiha (=Gesù), il romano, il futile, colui che modifica i discorsi."





Anche per gli antichi Mandei, dunque, Gesù era romano.
Questa è una testimonianza che non può essere presa alla leggera dal momento che probabilmente la comunità mandea si è formata quando Gesù era ancora vivo.
Nel Vangelo vivente di Mani, inoltre, troviamo scritto quanto segue:





“Gesù, portato di fronte al procuratore, a Pilato, rispose alla sua domanda (su chi fosse egli realmente): Io non sono della casa di Giacobbe e della razza di Israele...” (F. W. K. Müller, Handschriften Reste..., p.34-36).



Gesù Barabba per salvarsi dalla pena capitale ha ricordato a Pilato di essere egli stesso un romano e che in quanto tale non poteva essere uno di quelli che lottavano contro il popolo romano. La conoscenza dell’atteggiamento pragmatico tenuto da Gesù di fronte alla persecuzione ha spinto per secoli gli gnostici a rifiutare il martirio.
L’origine parzialmente straniera di Gesù - il padre Pantera era romano - tra l’altro spiega il carattere universale, cioè rivolto a tutte le genti del messaggio di Gesù.
Gli autori dei Vangeli Canonici, non avendo conosciuto Gesù al contrario dell’autore del Vg. di Tm., non potevano capire il significato del loghion 105 del Vangelo di Tomaso e tutte le sue implicazioni e si sono limitati ad ometterlo.





I riflessi sovrastrutturali dei cambiamenti nella base sociale della Chiesa primitiva





L

o stesso discorso vale per il loghion del Vangelo di Tomaso: "Beati i poveri perché di essi sarà il regno dei cieli". Questo loghion del Vangelo di Tomaso è uguale all’analogo loghion del Vangelo di Luca e come questo è parzialmente diverso rispetto al corrispondente loghion del Vangelo di Matteo che si presenta così: "Beati i poveri DI SPIRITO…". E’ evidente che la versione originale di questo loghion è quella riportata dal Vangelo di Tomaso e dal Vangelo di Luca e che la versione riportata dal Vangelo di Matteo è stata deformata ad arte con l’aggiunta della specificazione "DI SPIRITO" per non turbare l’animo delle persone RICCHE che a partire dalla fine del 1° secolo hanno cominciato ad entrare nella comunità cristiana. Ora, come il loghion precedente ci dice che il Vangelo di Tomaso è più antico del Vangelo di Luca, così questo loghion ci dice che il Vangelo di Tomaso ed il Vangelo di Luca sono più antichi del Vangelo di Matteo, anche se tutti e tre i vangeli attingono dalla stessa "fonte Q".
 
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crist@llin@
view post Posted on 15/6/2011, 19:13     +1   -1




CITAZIONE (fiordiloto_1969 @ 15/6/2011, 19:54) 
perchè secondo te io non conosco cristo???

tutti conosciamo quello che ci hanno inculcato, ma io ho la certezza per varie conoscenze particolari che non è tutto vero!!!

vediamo la sacra rota sai cosè?
e dove chiedi l'annullamento del matrimonio cristiano,sai cosa succede lì, e se guardi su internet lo vedi da te!! che gente sposata con figli magari con qualche problema gli viene concesso l'annullamento.. così il figlio e come non fosse mai esistito,il matrimonio lo stesso e lui non è obbligato a prendersene cura,hai la vaga idea di quanti casi ci sono...un'infinità
io capisco che anullino dei matrimoni non consumati,o che abbiano omesso certe verità,ma se c'è un figlio di mezzo questo non dovrebbe mai succedere solo perchè paghi non ti sembra..
Io sono cresciuta dai 3 ai 16 anni in un istituto di suore conosco il vangelo,la bibbia,il vecchio e il nuovo testamento, per non parlare di litanie,canti in latino,come è nato adamo ed eva e il peccato originale ecc... per niente cristo cerca di salvare i peccatori non vuole persone che lo imitino ma che siano a sua immagine e somiglianza in quello che ha fatto ma allora saremmo tutti perfetti.....inoltre ha detto predicate il mio vangelo, i discepoli dovrebbero portare la parola di Dio non che noi andiamo da loro solo in orari prefissati facendo offerte astronomiche che poi servono solo per ingrassarli quando famiglie muoiono di fame...perchè il vaticano non apre le porte per la povera gente,non la sfama,non gli da un tetto sopra la testa quando vedrò qualcosa del genere allora e solo allora crederò che siano dei veri discepoli,per il momento preferisco essere una umile peccatrice e fare quello che secondo me Dio si aspetta sbagliando magari ma almeno vivo e ci provo!!

questo e un vangelo più antico di quello di luca e marco,e già qui è stato modificato e quello più antico di questo e in tante parti totalmente diverso!!


Il più antico dei Vangeli


l Vangelo di Tomaso, trasmessoci integralmente dai papiri trovati a Chenoboschion, presso Nag Hammadi, nel 1945 in una versione copta a dir la verità alquanto rimaneggiata ed integrata da alcuni loghia che probabilmente non erano presenti nell’originale greco, è indubbiamente più antico rispetto ai Vangeli di Luca e di Matteo.
L’originale greco del Vangelo di Tomaso è stato steso sicuramente prima del II° secolo, periodo a cui risale l’Ox. pap. 654, mentre la versione copta trovata a Nag Hammadi risale al IV° secolo e nei duecento anni che separano la stesura del papiro trovato a Nag Hammadi dalla stesura dell’originale il testo ha subito sicure ed importanti deformazioni.
Ora, sono giunto alla conclusione che il Vangelo di Tomaso è più antico dei vangeli canonici partendo dall'analisi di alcuni loghia provenienti dalla comune "fonte Q" a cui attingono anche Luca e Matteo e dal confronto di questi loghia con gli analoghi detti di Gesù riportati dai sinottici.
In primo luogo, nella versione copta del Vangelo di Tomaso è riportato integralmente un detto di Gesù che invece nel Vangelo di Luca, probabilmente per motivi politici legati al fatto che in questo detto Gesù invitava la popolazione alla disobbedienza fiscale verso lo STATO ROMANO e le BUROCRAZIE SACERDOTALI, è stato riportato mutilato. Il loghion del Vangelo di Tomaso in questione è il seguente: "Ciò che è di Cesare (cioè: ciò che è dello Stato Romano) a Cesare (cioè: allo Stato Romano), ciò che è di Dio (cioè dei preti) a Dio (cioè ai preti), CIO’ CHE E’ MIO A ME (la parte che ho scritto in maiuscolo è la parte di questo detto di Gesù omessa dal Vangelo di Luca): è evidente che gli autori dei vangeli canonici hanno intuito la pericolosità che questa frase rivestiva per la nascente burocrazia clericale e per il suo tentativo di vedersi riconosciuto il diritto all’esistenza da parte dello Stato Romano e nei loro testi la hanno riportata mutilata nell’ultima parte ("CIO’ CHE E’ MIO A ME"), cioè in quella parte che rendeva rivoluzionario il loghion.
In secondo luogo, il termine "Cristo" non compare mai nel Vangelo di Tomaso, il che sta ad indicare che il suo autore, al contrario degli autori dei Vangeli Canonici, per il fatto di essere vissuto al tempo di Gesù, aveva ben chiaro che Gesù e il Cristo erano due persone distinte e, più precisamente i due Messia attesi dagli Esseni, cioè il Messia di Israele e il Messia di Aronne.





Il Vangelo di Tomaso e il mistero della nascita di Gesù



I

l Vangelo di tomaso riporta una frase di Gesù (loghion n°105: "Colui che conosce il padre e la madre sarà detto: figlio di una prostituta"), che conferma la notizia di Celso secondo cui Gesù non è figlio di Giuseppe, ma del soldato romano Pantera e di Maria, che, ripudiata da Giuseppe, lo ha dovuto affidare ad una famiglia essena. E' noto a tutti, infatti, che le coppie essene crescevano figli altrui perché era fatto loro divieto di avere rapporti sessuali e quindi di avere figli propri.
Questa ipotesi trova conferma in un importante testo mandeo, il secondo trattato del Ginza di Destra, in cui è scritto:





"Non spaventatevi, non abbiate paura e non temete Msiha (=Gesù), il romano, il futile, colui che modifica i discorsi."





Anche per gli antichi Mandei, dunque, Gesù era romano.
Questa è una testimonianza che non può essere presa alla leggera dal momento che probabilmente la comunità mandea si è formata quando Gesù era ancora vivo.
Nel Vangelo vivente di Mani, inoltre, troviamo scritto quanto segue:





“Gesù, portato di fronte al procuratore, a Pilato, rispose alla sua domanda (su chi fosse egli realmente): Io non sono della casa di Giacobbe e della razza di Israele...” (F. W. K. Müller, Handschriften Reste..., p.34-36).



Gesù Barabba per salvarsi dalla pena capitale ha ricordato a Pilato di essere egli stesso un romano e che in quanto tale non poteva essere uno di quelli che lottavano contro il popolo romano. La conoscenza dell’atteggiamento pragmatico tenuto da Gesù di fronte alla persecuzione ha spinto per secoli gli gnostici a rifiutare il martirio.
L’origine parzialmente straniera di Gesù - il padre Pantera era romano - tra l’altro spiega il carattere universale, cioè rivolto a tutte le genti del messaggio di Gesù.
Gli autori dei Vangeli Canonici, non avendo conosciuto Gesù al contrario dell’autore del Vg. di Tm., non potevano capire il significato del loghion 105 del Vangelo di Tomaso e tutte le sue implicazioni e si sono limitati ad ometterlo.





I riflessi sovrastrutturali dei cambiamenti nella base sociale della Chiesa primitiva





L

o stesso discorso vale per il loghion del Vangelo di Tomaso: "Beati i poveri perché di essi sarà il regno dei cieli". Questo loghion del Vangelo di Tomaso è uguale all’analogo loghion del Vangelo di Luca e come questo è parzialmente diverso rispetto al corrispondente loghion del Vangelo di Matteo che si presenta così: "Beati i poveri DI SPIRITO…". E’ evidente che la versione originale di questo loghion è quella riportata dal Vangelo di Tomaso e dal Vangelo di Luca e che la versione riportata dal Vangelo di Matteo è stata deformata ad arte con l’aggiunta della specificazione "DI SPIRITO" per non turbare l’animo delle persone RICCHE che a partire dalla fine del 1° secolo hanno cominciato ad entrare nella comunità cristiana. Ora, come il loghion precedente ci dice che il Vangelo di Tomaso è più antico del Vangelo di Luca, così questo loghion ci dice che il Vangelo di Tomaso ed il Vangelo di Luca sono più antichi del Vangelo di Matteo, anche se tutti e tre i vangeli attingono dalla stessa "fonte Q".

...guarda che sei tu che ti definisci cristiana....più di chiunque..... io non sono ne cristiana ne cattolica, semplicemente perchè non seguo ne la chiesa, ne Cristo......


vediamo la sacra rota sai cosè?
e dove chiedi l'annullamento del matrimonio cristiano,sai cosa succede lì, e se guardi su internet lo vedi da te!! che gente sposata con figli magari con qualche problema gli viene concesso l'annullamento.. così il figlio e come non fosse mai esistito,il matrimonio lo stesso e lui non è obbligato a prendersene cura,hai la vaga idea di quanti casi ci sono...un'infinità
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....ne dubito che la chiesa abbia il potere di far sparire i figli di chi ne annulla il matrimonio, una volta che il figlio viene riconosciuto la chiesa non può assolutamente fare quello che dici tu, mi sa che stai facendo molta confusione.
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 15/6/2011, 19:19     +1   -1





ho trovato più o meno quello che cercavo ma i libri in biblioteca sono specifici e scritti meglio,comunque quello che volevo far capire che la bibbia nostra è una falsità unica in tante cose....

ps.io lo letto tutto come faccio sempre tu dimmi la tua ciaooooooo

la bibbia originale

Noi genericamente definiamo "Bibbia" quel librone di oltre mille pagine che troviamo un pò dappertutto, in chiesa come a casa nostra come nei motel dei film americani. Ma quel libro in realtà contiene sia il "Vecchio" che il "Nuovo" Testamento, ovvero la Bibbia originale degli ebrei - detta Tanach, che risale al 600-1200 A.C - più i Vangeli cristiani "canonici", scritti invece dopo Cristo.

Il "cristianesimo" quindi è, in un certo senso, una "libera interpretazione" della Bibbia originale ebraica, rivista, tramite l'aggiunta dei Vangeli, alla luce della predicazione di Gesù. La differenza fondamentale fra le due religioni sta proprio nel fatto che l'ebraismo non riconosce nella fìgura di Gesù il "Messia" annunciato dalle profezie bibliche, mentre il cristianesimo sì.

In questa sede, comunque, per "Bibbia" intendiamo esclusivamente il testo sacro, o Tanach, composto dei 39 singoli libri originali (Isaia, Ezechiele, Genesi, Esodo...ecc.) del canone ebraico. (Lista che, per la precisione, differisce per alcuni libri da quella adottata dal nostro "Vecchio Testamento").



ORIGINE E CONTENUTO

Va detto innanzitutto che la Bibbia non è affatto un testo unitario, ma piuttosto un intricato compendio di tradizione orale, di fonti storiche, di miti e leggende popolari, sia locali che importate, di scritti dei vari profeti, di leggi e regole per l'igiene e la nutrizione, di poesie, canti e proverbi di ogni tipo. In altre parole, una summa cumulativa di tutto il sapere contemporaneo di quella regione, che cominciò a prendere forma definitiva, e ad essere considerata "Legge di Dio", soltanto intorno all'ottavo secolo avanti Cristo. Più avanti parleremo dell'effettiva stesura dei testi, che iniziò in quel periodo, per mano di scribi che non erano in nessun modo gli autori del testo originale.

IL TESTO ORIGINALE


I testi biblici erano scritti - in ebraico antico ovviamente, eccetto per brevi segmenti in aramaico - su lunghi rotoli di pelle, o di pergamena. Ben lungi dall'essere leggibili a prima vista, però, questi rotoli apparivano al lettore come una sequenza interminabile di lettere, dalla prima all'ultima riga. (In realtà, come si vede dalla foto accanto, ogni tanto ci sono delle spaziature multiple, che indicano però delle pause "emotive", e non hanno nulla a che vedere con la composizione delle singola parole).

P r a t i c a m e n t e l a b i b b i a a p p a r i v a s c r i t t a c o s ì

Non sono indicate le parole vere e proprie, ma devi trovartele tu, separando i gruppi di lettere al punto giusto. E siccome in realtà gli ebrei non scrivevano nemmeno le vocali, l'equivalente per noi sarebbe stato questo:

P r t c m n t l b b b p p r v s c r t t c s

Moltiplicate questo rebus per circa 2 milioni e mezzo di lettere consecutive, ed avrete davanti la Bibbia originale.



INTERPRETABILITA'

Il problema dell'"interpretabilità" della Bibbia è quindi a strati multipli, poichè bisogna prima di tutto mettersi d'accordo su quello che c'è effettivamente scritto sopra. Soltanto dopo si potrà affrontare un'eventuale lettura allegorica, o simbolica, del testo, e casomai, in ultimo, quella ancor più complessa ed arcana detta esoterica, o "cabalistica".

In un testo cosi lungo si verificano, per pura legge statistica, migliaia di casi in cui certe lettere possono essere attribuite sia alla parola precedente che a quella seguente, dando comunque un senso compiuto. L'udito, oppure lu dito? (Per un sardo, il problema potrebbe anche porsi).

Vi sono poi altrettanti casi in cui la variazione delle semplici vocali può dare adito a letture completamente diverse. Una cosa è dire "ti amo tanto", ben altra è dire "tu mi tenti", anche se le consonanti - t m t n t - rimangono le stesse. (Per non parlare poi di "temo i tonti", o di "Tom è tinto").

Naturalmente, nel corso del tempo le varie generazioni di rabbini sono giunte ad un consenso di massima sul significato di ogni frase, che è rispecchiato dalla moderna versione ebraica della Bibbia. Già che c'erano hanno pensato bene di aggiungere anche le vocali, e di staccare le parole. Anche l'occhio vuole la sua parte.

AUTENTICITA'

Come facciamo noi a sapere che questa versione "ufficiale" corrisponde davvero all'antico originale? In fondo, abbiamo visto come i Vangeli canonici siano stati martoriati, nel corso dei primi secoli, da correzioni, tagli e interpolazioni di ogni genere, volute dai padri della chiesa per adattare il credo, originariamente nato in Palestina, al mondo e alla mentalità dei gentili.

Per quel che riguarda la Bibbia, diciamo innanzitutto che per "originale" si intende, in realtà, la versione redatta nel 539 a.C. dal profeta Ezra, sulla via del ritorno da Babilonia, andando completamente a memoria. I "veri" testi antichi, infatti, erano stati tutti distrutti nel rogo del Primo Tempio, dai soldati di Nabuccodonosor. Fortunatamente sono stati ritrovati, nell'ultimo dopoguerra, i cosiddetti Rotoli del Mar Morto, dei libri sacri che la comunità sacerdotale degli Esseni aveva nascoto nelle inaccessibili grotte di Qumran (v. foto), e che così sono sfuggiti anche alla distruzione del Secondo Tempio, ad opera dei Romani, nel 70 d.C.

Fra questi rotoli si è ritrovato un libro quasi completo di Isaia (foto sotto), che antedatava l'esodo di Babilonia, e che risultò essere identico, lettera per lettera, alla versione tramandataci a memoria da Ezra.

Questa fu messa definitivamente per iscritto nel secondo secolo a.C., nella versione cosiddetta "masoretica", della quale però nessun originale riuscì a superare intatto le intemperie della storia. Il più antico testo completo della Bibbia ebraica disponibile oggi è il Codex Leningradensis, che è una copia del masoretico che fu redatta "soltanto" nel 1008 dopo Cristo.

Nonostante questo, grazie ad una seri di complicatissimi riscontri incrociati fra tutti i reperti biblici ritrovati finora - dal completo Isaia di Qumran, al più microscopico frammento di testo sacro - è stato possibile affermare con relativa certezza che la Bibbia ebraica contemporanea, cioè la versione masoretica, corrisponda fedelmente al testo originale del tempo dei profeti.


II PARTE - IL CONFRONTO CON L'ORIGINALE


IL PENTATEUCO

La tradizione vuole che i primi 5 libri della Bibbia, che noi chiamiamo Pentateuco, e gli ebrei Torah, siano stati scritti direttamente da Mosè, intorno al 1200 a.C. Fra questi sicuramente il piu importante è il primo, che noi chiamiamo Genesi, e gli ebrei chiamano Behreshit ("l'inizio"). In esso si descrivono sia la cosmogenesi che l'antropogenesi, cioè la nascita del mondo materiale, e quella dell'Uomo e delle altre forme viventi.

LA GENESI

Se ora noi confrontassimo il testo originale della Behreshit con quello della nostra Genesi, rimarremmo probabilmente di stucco. Che dire, ad esempio, di fronte alla scoperta che il mondo non sarebbe stato creato affatto da "Dio" (singolare maschile), ma da una allegra combriccola di "Dei"? Il termine Elohim infatti, che nella nostra Genesi è tradotto con "Dio", in ebraico è solo plurale, ed è sia maschile che femminile. (Qualcuno ricorda la frase "infelice" di Papa Luciani, che prima di morire volle farci sapere a tutti i costi che "Dio è uomo, ma anche donna"?).

Oppure, cosa dire di fronte al fatto che non fu l'uomo ad essere fatto "a sua immagine e somiglianza", ma è l'umanità che fu fatta "ricalcando i loro contorni"? Cioè, proiettando dei loro "parametri" astratti, ideali, nel mondo concreto della materia. Una cosa è lo "stampino" della ceralacca - che fra l'altro ci ha condannato a visualizzare l'uomo barbuto che ci perseguita da millenni col bastone alzato - ben altra è pensare ad una "cristallizzazione" nel mondo denso della materia di un progetto ideale, tanto puro quanto assoluto. Nello stesso modo, in un certo senso, in cui un regista "sogna" il proprio film, e poi gli dà una forma concreta usando attori, pellicola e cineprese. (Curioso come gli Aborigeni d'Australia, il più antico popolo vivente sulla terra, chiamino la nostra dimensione terrena "dreamworld", il mondo dei sogni).

ELOHIM O JAVEH?

A chi si ritrovasse ora confuso sul "nome di Dio" originale, ricordiamo che è la Bibbia stessa a mescolare le carte, poichè a volte presenta il Creatore come Elohim, altre volte lo chiama Javeh, o Jehovah (Giavè, Geova), e più raramente Adonài (Signore, Padrone). Elohim però, come detto, è soltanto plurale, maschile e femminile insieme (significa letteralmente "coloro che sono in alto", "i signori di sopra"), mentre sia Javeh che Adonài sono al singolare maschile (in realtà Javeh è neutro, ma non pone comunque una questione di pluralità).

Ma perchè allora, viene da domandarsi, "Dio" nella nostra Bibbia è stato tradotto al singolare? Qui non sta certo a noi rispondere, e possiamo al massimo avanzare un'ipotesi: già ai tempi dell'ebraismo, una delle chiavi unificatrici, a livello popolare, fu proprio l'introduzione del monoteismo (quante volte insiste a ricordarcelo, lo Javeh della Bibbia, che "non avrai altro Dio all'infuori di me"?). Un' altra cosa che contribuì a rinforzare l'impatto della nuova religione fu l'abolizione dell'idolatria. Fu quindi chiaro alla classe sacerdotale, già da allora, che meno "dispersione" simbolica c'è, nella mente del credente, più facile è per lui recepire il messaggio complessivo di quella religione.

Non stupisce quindi che i rabbini non amino troppo sentirsi chiedere "che cosa significa esattamente Elohim?", poichè dovrebbero introdurre una dimensione spirituale molto più complessa e delicata di quella del semplice "Dio" Javeh. Figuriamoci quindi gli stessi padri della chiesa cristiana, che già avevano mille problemi a mettersi d'accordo sui Vangeli canonici, che voglia avevano di rispettare anche questa distinzione, quando traducendo (in greco) tutto con "Dio", almeno quel problema non si poneva nemmeno. Accadde così che a loro volta gli anglosassoni, che tradussero dal greco - in inglese, con Erasmo da Rotterdam, ed in tedesco, con Martin Lutero - la loro versione della Bibbia, si ritrovarono come noi con un semplice "God" al singolare.

Ma perchè esiste, da dove origina, e cosa significa questo doppio presenza di Elohim e Javeh nella Bibbia originale? Questa è una domanda che assilla gli studiosi sin dai tempi dell'università di Tubinga, che agli inizi dell'800 dedicò un'intero ramo dei suoi studi all'esegesi biblica. Noi qui possiamo soltanto cercare di riassumere la tesi oggi generalmente più accettata, in cui tutto il materiale biblico sarebbe stato unificato, e messo per iscritto, da almeno quattro mani diverse, che sono riconoscibili dai diversi stili riscontrabili nell'arco della lettura. Questi stili però non si presentano in blocchi distinti e separati, ma si alternano ed accavallano in continuazione, a volte anche per pochi paragrafi, creando spesso una notevole confusione.

LE "CONTRADDIZIONI" NEL TESTO BIBLICO


Si potrebbero peraltro spiegare, in questo modo, certe contraddizioni plateali nel testo biblico, che dovrebbero saltare all'occhio anche del lettore meno attento. Nella Genesi, ad esempio, la stessa creazione viene raccontata non una ma due volte, a distanza di pochissime pagine, e in ordine capovolto una rispetto all'altra.

Nella prima versione viene creato prima l'Uomo, e poi tutti gli altri animali. Nella seconda, che appare a prima vista una semplice ripetizione, pochi paragrafi più sotto, vengono invece creati prima gli animali, e poi l'Uomo. Parimenti, all'inizio Uomo e Donna vengono creati insieme, poco più avanti l'Uomo precede la Donna, che viene creata dopo di lui.

In realtà la lista di contraddizioni - che di certo sono tali, se si legge il testo in maniera letterale - è abbastanza lunga da impegnare in discussioni che non terminerebbero mai. A queste andrebbero poi aggiunte le varie "imprecisioni scientifiche", come l'età della Terra fissata in circa seimila anni, oppure il fatto che la Terra sia "immobile al centro dell'universo, ben piantata sul suo piedestallo", che fu argomento del contendere sin dal tempo di Galileo. Tutto cambia, ovviamente, se si affronta la Bibbia come un testo a diversi livelli di lettura, ma questo ci porterebbe su un territorio che non siamo assolutamente preparati ad affrontare, e che esula comunque dal nostro intento.

Diciamo soltanto una cosa sull'apparente incompatibiltà fra Elohim e monoteismo. E' evidente che la "versione originale", con gli Elohim, ci propone non una molteplicità dispersiva di divinità, tutte in competizione una con l'altra, ma piuttostio una precisa gerarchia, armonica e ordinata, in cui Javeh starebbe molto più in alto di loro stessi. Nelle religioni orientali si trova una corrispondenza molto precisa, ad esempio, nei Cohan del buddhismo tibetano, che sono detti anche "i creatori della materia". Essi stessi sottostanno, gerarchicamente parlando, all'Uno Assoluto, esattamente come le mille divinità del pantheon indù rispondono obbedienti all'Ordine Assoluto del Brahma, o Uno Cosmico Universale. Nel Corano invece sono gli Arcangeli, ereditati dalla Bibbia ebraica, ad occuparsi del mondo materiale, sotto lo sguardo attento di Allah, e la stessa Bibbia nostrana ci parla ripetutamente di Angeli e Arcangeli, confermando quindi l'esistenza di una gerarchia superiore, funzionale ed omogenea, ma tutt'altro che dispersiva in senso politeistico.

TANTO RUMORE PER NULLA


Un'altra realizzazione, che potrebbe congelare in un solo istante le più accanite discussioni fra "evoluzionistì" e "creazionisti" (fra atei e credenti, alla fin dei conti) è che in realtà essi si accapigliano per nulla, poichè la Bibbia è un testo provvisorio, che va comunque sostituito da un'altro, che ancora non conosciamo. Purtroppo noi non la leggiamo quasi mai con attenzione critica, attivamente, ma ce la beviamo passivamente, "così com'è", e accade spesso di non cogliere dettagli importanti come questo.

Chi non ha mai letto, almeno una volta, la discesa dal Monte di Mosè, dopo che ha ricevuto da Javeh le Tavole della Legge? Ebbene, quando Mosè si accorge che il suo popolo non ha saputo aspettare, e si è messo ad adorare il vitello d'oro, dalla rabbia spezza le tavole di una legge che non si meritano, e le scaglia sotto il monte. E in seguito darà loro delle leggi molto più infantili, semplici e grossolane, in attesa che il suo popolo maturi e sia pronto a ricevere quelle vere.

Il problema è che Mosè poi è morto, Javeh è bel pò che non si fa più sentire, e a noi sono rimaste sul gobbo delle leggi crude, violente ed obsolete, scritte 3000 anni fa per un branco di nomadi ignoranti e adulatori. Volendo obbedire letteralmente alla Bibbia, ad esempio, se per caso nostro fratello morisse dopo il matrimonio, e noi invece non fossimo sposati, ci toccherebbe sposare per forza la cognata rimasta vedova, e fare subito un figlio con lei - anche se ha i baffi lunghi un metro. E se non lo facessimo, lei avrà il diritto di sputarci in faccia, davanti a tutta la famiglia riunita. (Chissà perchè certi cristiani si ricordano di citare la Bibbia solo quando gli serve contro gli omosessuali, o per giustificare schiavitù e pena di morte, ma poi si dimenticano completamente di osservare i mille obblighi come questo?)

A questo punto sorge però un dubbio: non sarà che questo Javeh è sparito apposta, perchè si aspetta magari che ci accorgiamo da soli di tutte queste incongruenze ridicole? Perchè non smettiamo per un attimo di seguire pedantemente la Bibbia come "parola di Dio", e proviamo invece a considerarla, alla pari di molti altri suoi equivalenti sulla Terra, come un prezioso documento storico, il cui valore spirituale - indipendentemente da chi sia stato a scriverla - va ricercato in profondità, in maniera attiva, cosciente e selettiva, e non soltanto "letto" in superficie, in maniera meccanica e passiva?
 
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crist@llin@
view post Posted on 15/6/2011, 20:23     +1   -1




CITAZIONE (fiordiloto_1969 @ 15/6/2011, 20:19) 
ho trovato più o meno quello che cercavo ma i libri in biblioteca sono specifici e scritti meglio,comunque quello che volevo far capire che la bibbia nostra è una falsità unica in tante cose....

ps.io lo letto tutto come faccio sempre tu dimmi la tua ciaooooooo

la bibbia originale

Noi genericamente definiamo "Bibbia" quel librone di oltre mille pagine che troviamo un pò dappertutto, in chiesa come a casa nostra come nei motel dei film americani. Ma quel libro in realtà contiene sia il "Vecchio" che il "Nuovo" Testamento, ovvero la Bibbia originale degli ebrei - detta Tanach, che risale al 600-1200 A.C - più i Vangeli cristiani "canonici", scritti invece dopo Cristo.

Il "cristianesimo" quindi è, in un certo senso, una "libera interpretazione" della Bibbia originale ebraica, rivista, tramite l'aggiunta dei Vangeli, alla luce della predicazione di Gesù. La differenza fondamentale fra le due religioni sta proprio nel fatto che l'ebraismo non riconosce nella fìgura di Gesù il "Messia" annunciato dalle profezie bibliche, mentre il cristianesimo sì.

In questa sede, comunque, per "Bibbia" intendiamo esclusivamente il testo sacro, o Tanach, composto dei 39 singoli libri originali (Isaia, Ezechiele, Genesi, Esodo...ecc.) del canone ebraico. (Lista che, per la precisione, differisce per alcuni libri da quella adottata dal nostro "Vecchio Testamento").



ORIGINE E CONTENUTO

Va detto innanzitutto che la Bibbia non è affatto un testo unitario, ma piuttosto un intricato compendio di tradizione orale, di fonti storiche, di miti e leggende popolari, sia locali che importate, di scritti dei vari profeti, di leggi e regole per l'igiene e la nutrizione, di poesie, canti e proverbi di ogni tipo. In altre parole, una summa cumulativa di tutto il sapere contemporaneo di quella regione, che cominciò a prendere forma definitiva, e ad essere considerata "Legge di Dio", soltanto intorno all'ottavo secolo avanti Cristo. Più avanti parleremo dell'effettiva stesura dei testi, che iniziò in quel periodo, per mano di scribi che non erano in nessun modo gli autori del testo originale.

IL TESTO ORIGINALE


I testi biblici erano scritti - in ebraico antico ovviamente, eccetto per brevi segmenti in aramaico - su lunghi rotoli di pelle, o di pergamena. Ben lungi dall'essere leggibili a prima vista, però, questi rotoli apparivano al lettore come una sequenza interminabile di lettere, dalla prima all'ultima riga. (In realtà, come si vede dalla foto accanto, ogni tanto ci sono delle spaziature multiple, che indicano però delle pause "emotive", e non hanno nulla a che vedere con la composizione delle singola parole).

P r a t i c a m e n t e l a b i b b i a a p p a r i v a s c r i t t a c o s ì

Non sono indicate le parole vere e proprie, ma devi trovartele tu, separando i gruppi di lettere al punto giusto. E siccome in realtà gli ebrei non scrivevano nemmeno le vocali, l'equivalente per noi sarebbe stato questo:

P r t c m n t l b b b p p r v s c r t t c s

Moltiplicate questo rebus per circa 2 milioni e mezzo di lettere consecutive, ed avrete davanti la Bibbia originale.



INTERPRETABILITA'

Il problema dell'"interpretabilità" della Bibbia è quindi a strati multipli, poichè bisogna prima di tutto mettersi d'accordo su quello che c'è effettivamente scritto sopra. Soltanto dopo si potrà affrontare un'eventuale lettura allegorica, o simbolica, del testo, e casomai, in ultimo, quella ancor più complessa ed arcana detta esoterica, o "cabalistica".

In un testo cosi lungo si verificano, per pura legge statistica, migliaia di casi in cui certe lettere possono essere attribuite sia alla parola precedente che a quella seguente, dando comunque un senso compiuto. L'udito, oppure lu dito? (Per un sardo, il problema potrebbe anche porsi).

Vi sono poi altrettanti casi in cui la variazione delle semplici vocali può dare adito a letture completamente diverse. Una cosa è dire "ti amo tanto", ben altra è dire "tu mi tenti", anche se le consonanti - t m t n t - rimangono le stesse. (Per non parlare poi di "temo i tonti", o di "Tom è tinto").

Naturalmente, nel corso del tempo le varie generazioni di rabbini sono giunte ad un consenso di massima sul significato di ogni frase, che è rispecchiato dalla moderna versione ebraica della Bibbia. Già che c'erano hanno pensato bene di aggiungere anche le vocali, e di staccare le parole. Anche l'occhio vuole la sua parte.

AUTENTICITA'

Come facciamo noi a sapere che questa versione "ufficiale" corrisponde davvero all'antico originale? In fondo, abbiamo visto come i Vangeli canonici siano stati martoriati, nel corso dei primi secoli, da correzioni, tagli e interpolazioni di ogni genere, volute dai padri della chiesa per adattare il credo, originariamente nato in Palestina, al mondo e alla mentalità dei gentili.

Per quel che riguarda la Bibbia, diciamo innanzitutto che per "originale" si intende, in realtà, la versione redatta nel 539 a.C. dal profeta Ezra, sulla via del ritorno da Babilonia, andando completamente a memoria. I "veri" testi antichi, infatti, erano stati tutti distrutti nel rogo del Primo Tempio, dai soldati di Nabuccodonosor. Fortunatamente sono stati ritrovati, nell'ultimo dopoguerra, i cosiddetti Rotoli del Mar Morto, dei libri sacri che la comunità sacerdotale degli Esseni aveva nascoto nelle inaccessibili grotte di Qumran (v. foto), e che così sono sfuggiti anche alla distruzione del Secondo Tempio, ad opera dei Romani, nel 70 d.C.

Fra questi rotoli si è ritrovato un libro quasi completo di Isaia (foto sotto), che antedatava l'esodo di Babilonia, e che risultò essere identico, lettera per lettera, alla versione tramandataci a memoria da Ezra.

Questa fu messa definitivamente per iscritto nel secondo secolo a.C., nella versione cosiddetta "masoretica", della quale però nessun originale riuscì a superare intatto le intemperie della storia. Il più antico testo completo della Bibbia ebraica disponibile oggi è il Codex Leningradensis, che è una copia del masoretico che fu redatta "soltanto" nel 1008 dopo Cristo.

Nonostante questo, grazie ad una seri di complicatissimi riscontri incrociati fra tutti i reperti biblici ritrovati finora - dal completo Isaia di Qumran, al più microscopico frammento di testo sacro - è stato possibile affermare con relativa certezza che la Bibbia ebraica contemporanea, cioè la versione masoretica, corrisponda fedelmente al testo originale del tempo dei profeti.


II PARTE - IL CONFRONTO CON L'ORIGINALE


IL PENTATEUCO

La tradizione vuole che i primi 5 libri della Bibbia, che noi chiamiamo Pentateuco, e gli ebrei Torah, siano stati scritti direttamente da Mosè, intorno al 1200 a.C. Fra questi sicuramente il piu importante è il primo, che noi chiamiamo Genesi, e gli ebrei chiamano Behreshit ("l'inizio"). In esso si descrivono sia la cosmogenesi che l'antropogenesi, cioè la nascita del mondo materiale, e quella dell'Uomo e delle altre forme viventi.

LA GENESI

Se ora noi confrontassimo il testo originale della Behreshit con quello della nostra Genesi, rimarremmo probabilmente di stucco. Che dire, ad esempio, di fronte alla scoperta che il mondo non sarebbe stato creato affatto da "Dio" (singolare maschile), ma da una allegra combriccola di "Dei"? Il termine Elohim infatti, che nella nostra Genesi è tradotto con "Dio", in ebraico è solo plurale, ed è sia maschile che femminile. (Qualcuno ricorda la frase "infelice" di Papa Luciani, che prima di morire volle farci sapere a tutti i costi che "Dio è uomo, ma anche donna"?).

Oppure, cosa dire di fronte al fatto che non fu l'uomo ad essere fatto "a sua immagine e somiglianza", ma è l'umanità che fu fatta "ricalcando i loro contorni"? Cioè, proiettando dei loro "parametri" astratti, ideali, nel mondo concreto della materia. Una cosa è lo "stampino" della ceralacca - che fra l'altro ci ha condannato a visualizzare l'uomo barbuto che ci perseguita da millenni col bastone alzato - ben altra è pensare ad una "cristallizzazione" nel mondo denso della materia di un progetto ideale, tanto puro quanto assoluto. Nello stesso modo, in un certo senso, in cui un regista "sogna" il proprio film, e poi gli dà una forma concreta usando attori, pellicola e cineprese. (Curioso come gli Aborigeni d'Australia, il più antico popolo vivente sulla terra, chiamino la nostra dimensione terrena "dreamworld", il mondo dei sogni).

ELOHIM O JAVEH?

A chi si ritrovasse ora confuso sul "nome di Dio" originale, ricordiamo che è la Bibbia stessa a mescolare le carte, poichè a volte presenta il Creatore come Elohim, altre volte lo chiama Javeh, o Jehovah (Giavè, Geova), e più raramente Adonài (Signore, Padrone). Elohim però, come detto, è soltanto plurale, maschile e femminile insieme (significa letteralmente "coloro che sono in alto", "i signori di sopra"), mentre sia Javeh che Adonài sono al singolare maschile (in realtà Javeh è neutro, ma non pone comunque una questione di pluralità).

Ma perchè allora, viene da domandarsi, "Dio" nella nostra Bibbia è stato tradotto al singolare? Qui non sta certo a noi rispondere, e possiamo al massimo avanzare un'ipotesi: già ai tempi dell'ebraismo, una delle chiavi unificatrici, a livello popolare, fu proprio l'introduzione del monoteismo (quante volte insiste a ricordarcelo, lo Javeh della Bibbia, che "non avrai altro Dio all'infuori di me"?). Un' altra cosa che contribuì a rinforzare l'impatto della nuova religione fu l'abolizione dell'idolatria. Fu quindi chiaro alla classe sacerdotale, già da allora, che meno "dispersione" simbolica c'è, nella mente del credente, più facile è per lui recepire il messaggio complessivo di quella religione.

Non stupisce quindi che i rabbini non amino troppo sentirsi chiedere "che cosa significa esattamente Elohim?", poichè dovrebbero introdurre una dimensione spirituale molto più complessa e delicata di quella del semplice "Dio" Javeh. Figuriamoci quindi gli stessi padri della chiesa cristiana, che già avevano mille problemi a mettersi d'accordo sui Vangeli canonici, che voglia avevano di rispettare anche questa distinzione, quando traducendo (in greco) tutto con "Dio", almeno quel problema non si poneva nemmeno. Accadde così che a loro volta gli anglosassoni, che tradussero dal greco - in inglese, con Erasmo da Rotterdam, ed in tedesco, con Martin Lutero - la loro versione della Bibbia, si ritrovarono come noi con un semplice "God" al singolare.

Ma perchè esiste, da dove origina, e cosa significa questo doppio presenza di Elohim e Javeh nella Bibbia originale? Questa è una domanda che assilla gli studiosi sin dai tempi dell'università di Tubinga, che agli inizi dell'800 dedicò un'intero ramo dei suoi studi all'esegesi biblica. Noi qui possiamo soltanto cercare di riassumere la tesi oggi generalmente più accettata, in cui tutto il materiale biblico sarebbe stato unificato, e messo per iscritto, da almeno quattro mani diverse, che sono riconoscibili dai diversi stili riscontrabili nell'arco della lettura. Questi stili però non si presentano in blocchi distinti e separati, ma si alternano ed accavallano in continuazione, a volte anche per pochi paragrafi, creando spesso una notevole confusione.

LE "CONTRADDIZIONI" NEL TESTO BIBLICO


Si potrebbero peraltro spiegare, in questo modo, certe contraddizioni plateali nel testo biblico, che dovrebbero saltare all'occhio anche del lettore meno attento. Nella Genesi, ad esempio, la stessa creazione viene raccontata non una ma due volte, a distanza di pochissime pagine, e in ordine capovolto una rispetto all'altra.

Nella prima versione viene creato prima l'Uomo, e poi tutti gli altri animali. Nella seconda, che appare a prima vista una semplice ripetizione, pochi paragrafi più sotto, vengono invece creati prima gli animali, e poi l'Uomo. Parimenti, all'inizio Uomo e Donna vengono creati insieme, poco più avanti l'Uomo precede la Donna, che viene creata dopo di lui.

In realtà la lista di contraddizioni - che di certo sono tali, se si legge il testo in maniera letterale - è abbastanza lunga da impegnare in discussioni che non terminerebbero mai. A queste andrebbero poi aggiunte le varie "imprecisioni scientifiche", come l'età della Terra fissata in circa seimila anni, oppure il fatto che la Terra sia "immobile al centro dell'universo, ben piantata sul suo piedestallo", che fu argomento del contendere sin dal tempo di Galileo. Tutto cambia, ovviamente, se si affronta la Bibbia come un testo a diversi livelli di lettura, ma questo ci porterebbe su un territorio che non siamo assolutamente preparati ad affrontare, e che esula comunque dal nostro intento.

Diciamo soltanto una cosa sull'apparente incompatibiltà fra Elohim e monoteismo. E' evidente che la "versione originale", con gli Elohim, ci propone non una molteplicità dispersiva di divinità, tutte in competizione una con l'altra, ma piuttostio una precisa gerarchia, armonica e ordinata, in cui Javeh starebbe molto più in alto di loro stessi. Nelle religioni orientali si trova una corrispondenza molto precisa, ad esempio, nei Cohan del buddhismo tibetano, che sono detti anche "i creatori della materia". Essi stessi sottostanno, gerarchicamente parlando, all'Uno Assoluto, esattamente come le mille divinità del pantheon indù rispondono obbedienti all'Ordine Assoluto del Brahma, o Uno Cosmico Universale. Nel Corano invece sono gli Arcangeli, ereditati dalla Bibbia ebraica, ad occuparsi del mondo materiale, sotto lo sguardo attento di Allah, e la stessa Bibbia nostrana ci parla ripetutamente di Angeli e Arcangeli, confermando quindi l'esistenza di una gerarchia superiore, funzionale ed omogenea, ma tutt'altro che dispersiva in senso politeistico.

TANTO RUMORE PER NULLA


Un'altra realizzazione, che potrebbe congelare in un solo istante le più accanite discussioni fra "evoluzionistì" e "creazionisti" (fra atei e credenti, alla fin dei conti) è che in realtà essi si accapigliano per nulla, poichè la Bibbia è un testo provvisorio, che va comunque sostituito da un'altro, che ancora non conosciamo. Purtroppo noi non la leggiamo quasi mai con attenzione critica, attivamente, ma ce la beviamo passivamente, "così com'è", e accade spesso di non cogliere dettagli importanti come questo.

Chi non ha mai letto, almeno una volta, la discesa dal Monte di Mosè, dopo che ha ricevuto da Javeh le Tavole della Legge? Ebbene, quando Mosè si accorge che il suo popolo non ha saputo aspettare, e si è messo ad adorare il vitello d'oro, dalla rabbia spezza le tavole di una legge che non si meritano, e le scaglia sotto il monte. E in seguito darà loro delle leggi molto più infantili, semplici e grossolane, in attesa che il suo popolo maturi e sia pronto a ricevere quelle vere.

Il problema è che Mosè poi è morto, Javeh è bel pò che non si fa più sentire, e a noi sono rimaste sul gobbo delle leggi crude, violente ed obsolete, scritte 3000 anni fa per un branco di nomadi ignoranti e adulatori. Volendo obbedire letteralmente alla Bibbia, ad esempio, se per caso nostro fratello morisse dopo il matrimonio, e noi invece non fossimo sposati, ci toccherebbe sposare per forza la cognata rimasta vedova, e fare subito un figlio con lei - anche se ha i baffi lunghi un metro. E se non lo facessimo, lei avrà il diritto di sputarci in faccia, davanti a tutta la famiglia riunita. (Chissà perchè certi cristiani si ricordano di citare la Bibbia solo quando gli serve contro gli omosessuali, o per giustificare schiavitù e pena di morte, ma poi si dimenticano completamente di osservare i mille obblighi come questo?)

A questo punto sorge però un dubbio: non sarà che questo Javeh è sparito apposta, perchè si aspetta magari che ci accorgiamo da soli di tutte queste incongruenze ridicole? Perchè non smettiamo per un attimo di seguire pedantemente la Bibbia come "parola di Dio", e proviamo invece a considerarla, alla pari di molti altri suoi equivalenti sulla Terra, come un prezioso documento storico, il cui valore spirituale - indipendentemente da chi sia stato a scriverla - va ricercato in profondità, in maniera attiva, cosciente e selettiva, e non soltanto "letto" in superficie, in maniera meccanica e passiva?

...ma questa è la tua opinione, io non essendo seguace ne di Cristo, ne della chiesa, non ho bisogno di leggere il sacro testamento....e tutto il resto.....per me, non c'è nessun D.I.O. al di fuori dell'universo....
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 15/6/2011, 21:30     +1   -1




allora questi sarebbero le leggi per cui puoi chiedere l'annullamento ma aimè non vengono rispettate io ho un vicino che a tre figli lei a chiesto l'annulamento per risposarsi in chiesa c'è riuscita lui non vede più i figli perchè non ha più obblighi e diritti....perchè nel momento che si va alla sacra rota e viene annulato bisogna poi fare una delibazione dove viene cancellato anche quello civile per cui non esiste più niente...e nessun obbligo.io dovrò viverla fra qualche mese penso quindi ne sono sicura e forse non potrò fare niente fai bene a non credere!!!

In questi casi si può ottenere l'annullamento:
1. Violenza o timore: il matrimonio può essere annullato se il consenso alle nozze è stato ottenuto con violenza fisica o morale, oppure è stato determinato da grave timore causato da fattori esterni. L’annullamento non può essere richiesto se i coniugi hanno coabitato per almeno 1 anno dopo la cessazione della violenza o delle cause che hanno determinato il timore.
2. Errore: è considerato causa di annullamento non solo l’errore sull’identità dell’altro coniuge, ma anche l’errore essenziale (che abbia cioè determinato il consenso) su qualità personali che riguardino:
a. L’esistenza di una malattia fisica o psichica o di una anomalia o deviazione sessuale, che impediscano lo svolgimento della vita coniugale.
b. L’esistenza di una sentenza di condanna per delitto non colposo (cioè cosciente e volontario) alla reclusione non inferiore a 5 anni.
c. La dichiarazione di delinquenza abituale o professionale.
d. La condanna a una pena non inferiore ai 2 anni per reati che riguardano la prostituzione.
e. Il fatto che la donna aspetti un figlio da un’altra persona. Se la gravidanza è stata portata a termine deve essere fatto il disconoscimento di paternità (vedere capitolo Genitori e figli).
In tutti questi casi l’annullamento non può aver luogo se i coniugi hanno abitato insieme per 1 anno dopo che è stato scoperto l’errore.
3. Simulazione: i coniugi possono richiedere l’annullamento se al momento della celebrazione del matrimonio erano d’accordo di non adempiere ai doveri coniugali.
La richiesta di annullamento non può essere avanzata se è passato 1 anno dal matrimonio o i coniugi hanno vissuto assieme.

non ho messo tutto ma una parte per farti capire

I motivi per cui chiedere l'annullamento? "Chi paga, è risaputo, i motivi validi li trova anche se non ce l'ha! Ergo: Una truffa, riservata a chi ha soldi da spendere, con tanto di benedizione papale". Alle nostre domande è un esperto matrimonialista a risponderci. "Da molto si sa che la faccenda è una specie di farsa degna di un "Azzeccagarbugli" di manzoniana memoria". Dal momento che "l'acquirente" conosce benissimo i dettagli di quello che compra e l'ammontare della cifra che paga, verrebbe da dire "contento lui! Sennonchè sorge un dubbio, ed è il nostro legale esperto che ce lo fa notare: "se l'altro coniuge non è d'accordo? Il vero problema infatti riguarda l'effetto civile che tali sentenze possono avere, grazie al nostro meraviglioso Concordato. In merito alle conseguenze giuridiche, ma anche effettive, della nullità matrimoniale, vanno sottolineate : la possibilità di contrarre un nuovo matrimonio religioso e ricevere i Sacramenti, la possibilità che vengano a cessare gli obblighi di contribuzione dell'assegno di mantenimento per il coniuge, l'estinzione dei diritti ereditari a favore del coniuge". Questi effetti diversificano la nullità di matrimonio rispetto al divorzio. Infatti, mentre le sentenze di divorzio dichiarano la cessazione degli effetti giuridici a partire dal momento in cui viene dichiarata la cessazione degli effetti civili del matrimonio al coniuge divorziato ( a parte il diritto al mantenimento e alla pensione di reversibilità che permangono, stanti certe condizioni, tra cui il non risposarsi) , la dichiarazione di nullità del matrimonio, stabilendo che il matrimonio stesso non è mai esistito, fa decadere gli effetti giuridici dall'inizio. . Quindi, tirando i fili: mi sposo, ma il mio matrimonio non va assolutamente come speravo e mi aspettavo. Mi separo e divorzio. Per la Chiesa sono un demone indegno di prender l'ostia la domenica, nonché un nemico della pace visto che ho distrutto una famiglia. Però…eh sì perché c'è sempre un però…e anche questo ce lo fa notare il noto legale "Se mi rivolgo ad un uomo di fede, rappresentante di Dio sulla terra, e pagando una equa cifra, posso annullare tutto". Scurdammuce o' passat', insomma! Si ridiventa ben voluti nella casa di Dio, uomini o donne di pace, ci si può risposare nella casa del signore e un nuovo mondo si apre davanti agli occhi. Come dire "rivedo la luce".
Sacra Rota: quanto costa "l'annullamento" del matrimonio?: "Oscilla da quindicimila a quarantacinquemila euro, con una media ormai attestata intorno ai trentamila euro, sessanta milioni delle vecchie lire". È questo il costo delle circa ottomila nullità di matrimonio richieste ogni anno, con un processo non particolarmente complesso, davanti ai diciannove Tribunali ecclesiastici, uno per regione, della Chiesa italiana, abilitati alla trattazione delle cause matrimoniali. Questi i dati nazionali. Una buona notizia per i portafogli però c'è: " ad oggi, ed in previsione futura, il crescente numero di prelati che "concede" i propri buoni auspici per la Sacra Rota è in costante aumento, con conseguente abbassamento della tariffa per l'ottenimento dell'annullamento (legge di mercato, facile…)".
 
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Annuska
view post Posted on 15/6/2011, 21:45     +1   -1




cspita..devo stare sveglia una notte per leggere....ma cosa avete mangiato qst sera per essere così..attive????ovetto con marsala...tiramisù....io sono leggermente cotta...
 
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Annuska
view post Posted on 15/6/2011, 21:56     +1   -1




beh...leggerò con calma prima di chiudere...mi interessa tutto...solo le donne possono partire da un argomento apparentemente semplice per arrivare ad un trattato...... :lol: i maschietti avrebbero scritto due righe e basta....
 
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18 replies since 15/6/2011, 11:09   197 views
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