| Madre neonato scomparso: 'E' morto ma non l'ho seppellito io'
ASCOLI PICENO - "Il bambino è morto, ma non l'ho seppellito io. Ho solo accompagnato la persona che si è disfatta del corpicino". Lo ha detto Katia Reginella, 24 anni, la madre del piccolo Jason, il neonato scomparso a Folignano, al suo legale Francesco Ciabattoni e al consulente della difesa Alessandro Meluzzi, che oggi sono stati in carcere a Teramo per parlare con lei. La donna ha anche indicato il luogo in cui il bambino è stato seppellito, ma non ha detto chiaramente chi sarebbe stato a portarcelo.
Del fatto sono stati subito informati inquirenti e carabinieri. La Reginella, insistendo nella sua versione secondo cui Jason sarebbe morto dopo una caduta accidentale in casa, ha anche dichiarato che lei aveva intenzione di portarlo in ospedale, e che non voleva disfarsene nel modo descritto. Secondo il prof. Meluzzi questa versione della ragazza sarebbe credibile. La difesa, comunque, chiederà una perizia psichiatrica e un incidente probatorio sull'esito della relazione del consulente, oltre al trasferimento della giovane madre in una struttura più idonea.
NEONATO SCOMPARSO: MORTE ACCIDENTALE O OMICIDIO? PARLA MADRE - Katia Reginella, la mamma del neonato scomparso a Folignano, ha scritto in una lettera che domani il suo legale Francesco Ciabattoni consegnerà al pm di Ascoli Carmine Pirozzoli la sua versione dei fatti su quanto accadde - secondo il suo racconto - la sera del 25 giugno scorso, una data sulla quale la donna non ha dubbi in quanto ricorda che stava vedendo in tv Lo Show dei Record su Canale 5.
"Katia in questi giorni di reclusione ha avuto modo di elaborare il lutto di un bambino che in base al suo racconto è certamente morto, e chi sostiene il contrario lo deve dimostrare. Il suo racconto fatto stamani è assolutamente credibile, a differenza delle prime versioni riferite", ha detto in una conferenza stampa questo pomeriggio ad Ascoli il professor Alessandro Meluzzi, consulente della difesa, che ha dato disponibilità ad accogliere la giovane ascolana in una sua comunità. "E' una giovane che è stata pluri usata, per i propri comodi, dalle persone con cui ha avuto a che fare nella vita, a cominciare da chi in ambito intra-familiare ne ha abusato senza che nessuno raccogliesse la sua richiesta di aiuto". Su come il piccolo Jason sia morto non è dato sapere, anche se durante la conferenza stampa è stato usato anche il termine 'omicidio'. Katia ha indicato un'altra persona, un nome che l'avv. Ciabattoni custodisce gelosamente in attesa di riferirne domani al pm Pirozzoli, al quale contestualmente chiederà di interrogare di nuovo Katia. La donna ha confermato che si sarebbe svolto tutto nell'appartamento di Piane di Morro dove viveva con suo marito Denny Pruscino, 30 anni.
"E' estranea alla morte del piccolo, ha solo partecipato alle fasi successive e non è escluso che quando è stato abbandonato, nudo, in un luogo simile a una foresta, fosse ancora vivo, tanto che lei voleva portarlo in ospedale", ha dichiarato il difensore. Morte accidentale o omicidio? "Lo diremo al magistrato", ha ha aggiunto il legale, che non conferma le indiscrezioni secondo le quali la giovane avrebbe indicato il marito Denny. Katia non ricorderebbe bene il luogo in cui ha abbandonato il figlio e dove è stata accompagnata in auto da qualcuno. "Sta cercando di ricordare, anche se un'idea di massima l'ha fornita e non è da scartare la campagna di Castel Trosino (dove fino ad oggi le ricerche hanno dato esito negativo ndr). Il problema - ha osservato Meluzzi - è che si tratta di una zona frequentata da animali randagi, volpi e cinghiali che potrebbero aver fatto completo scempio del corpicino".
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