BARCELLONA COSA VEDERE.....già aggiunto

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fiordiloto_1969
view post Posted on 26/7/2011, 09:23     +1   -1




BARCELLONA



La Cattedrale di Barcellona

La Cattedrale di Barcellona è dedicata a Santa Eulalia e alla Santa Croce, e questo spiega molte cose. Prima di tutto, la presenza della cripta dedicata alla santa, con le sue spoglie e un sarcofago che racconta la fondazione di Barcellona da parte di Ercole. Fin qui, tutto chiaro. Poi c’è un chiostro, con la Fontana dell’Eden. Qui la cosa si complica, perché il chiostro è “difeso” da 13 oche bianche. Che ci fanno qui? L’origine è incerta, ma la leggenda popolare vuole che rappresentino i 13 anni di Eulalia (300 d.C) martire bambina che venne sacrificata nel dove oggi sorge la cattedrale. La Cattedrale è anche dedicata alla Santa Croce, il Crocifisso del Quattrocento posto sopra l’altare che secondo la tradizione nel 1571 fu issato sulla nave di Giovanni D’Austria come stendardo durante la battaglia di Lepanto contro i Turchi. Pare che durante la battaglia il Cristo Crocifisso si sia mosso per scansare una palla di cannone. Questo spiegherebbe la strana forma che ha assunto.





Barcellona, la Barceloneta e il Porto Vecchio


Dopo le Olimpiadi del 1992 c’è una parte di Barcellona che è andata perduta per sempre: è quella dei vecchi moli e dei magazzini sul porto, luogo di traffici anche poco leciti e di prostitute in attesa di clienti nel buio della sera. Questa zona d’ombra coincideva con la fine della Rambla e la zona del Porto Vecchio, oggi sostituita da un centro commerciale e da attrazioni tecnologiche con un cinema Imax ed un acquario. Ma non tutto è perduto: resta la Barceloneta, il vecchio quartiere dei pescatori, rimasto uguale a com’era. E’ il luogo dove si va a mangiare pesce, “Pan e Tomate” (Pane e pomodoro) e la “bomba”, una crocchetta di patate ripiena di carne e salsa piccante. I panni stesi (e le auto parcheggiate sui marciapiedi) la fanno assomigliare a Napoli, soprattutto d’estate, quando l’animazione per strada non ha sosta e in spiaggia si resta fino all’alba.




Uscire la sera a Barcellona

La Barcellona notturna è una medaglia dalla doppia faccia: potrete ballare in discoteche ultra moderne o vivere l’atmosfera tradizionale dei bar dove si beve l’assenzio. Se invece volete essere veramente alla moda dovete andare in uno dei locali che sono a metà strada tra una boutique e un disco bar, dove in prima serata potrete acquistare vestiti fashion e dalle 21 in poi ballare musica psichedelica. Anche i club sono molto frequentati da chi è alla ricerca di un’atmosfera più ricercata ed elitaria che viaggia sulle note del jazz e del blues. Lasciatevi andare alla marcha, la tipica indole spagnola alla socializzazione e ai festeggiamenti, e se all’uscita di qualche locale, alle prime luci del mattino, vi propongono di continuare il divertimento con un after – hour, non vi sorprendete: Barcellona è una città che non dorme mai!





Il mercato della Boqueria di Barcellona

Animato e colorato come un mercato napoletano, ordinato come uno svizzero, con la scelta di prodotti degna di un centro commerciale. E’ la Boqueria, il più grande mercato di Barcellona e della Spagna che si trova al numero 91 della Rambla. Un grande edificio in ferro accoglie chioschi di ogni tipo: verdure, pesce, dolci, carne, governati da donne in costume tradizionale. Per chi è abituato ai mercati italiana, stupisce la bellezza dei chioschi (molti con colonne) e la disposizione perfettamente curata dei prodotti in vendita. Mentre ammirate questo spettacolo, attenzione ai borseggiatori, in agguato in ogni angolo. Se siete in appartamento e volete comprare qualcosa da cucinare, andate alla Boqueria al mattino presto e tenete d’occhio i barcellonesi, che sanno cosa e dove comprare. Se cercate qualcosa da sgranocchiare mentre girate per Barcellona, scegliete il banco della frutta secca o quello dei frullati freschi.




Fontana Magica di Montjuic - Acqua, luce e colore

La Fontana Magica di Montjuic prima gettava il 19 maggio 1929 durante la Grande Esposizione Universale e continua a deliziare i visitatori di Barcellona oggi.
La fontana offre una spettacolare esibizione acrobatica di colore, luce e acqua con accompagnamento musicale ogni Giovedi a Domenica nei mesi estivi e ogni Venerdì e Sabato durante l'inverno.
Storia
Quando il lavoro sulla Grande Esposizione Universale del 1929 era a buon punto, gli organizzatori hanno pensato che era necessario che "qualcosa di" speciale per farne un taglio sopra il resto. Fu allora che Carles Buigas presentato il suo progetto per un "colossale pezzo audace e costoso del lavoro".
Progetto Buigas è annunciata la scoperta di una nuova arte, l'arte della luce. La luce non sarebbe più usato solo per illuminare la notte, ma piuttosto per abbellire troppo.





La Sagrada Familia di Barcellona


Se riuscite a farvi strada tra i turisti in posa per la fotografia di rito, vi accorgerete che la Sagrada Familia di Barcellona è davvero un’opera straordinaria. Non è importante che sia incompiuta (questa è solo una grande operazione di marketing che dura da un secolo) ma è straordinario quello che gia c’è. Sulle facciate si racconta la storia di Gesù, dalla nascita fino alla morte. Nell’interno c’è la Gerusalemme celestiale, abitata dall’Agnello, dal figlio di Dio che ha finito le sue sofferenze terrene e vive in Paradiso, finalmente salvo. La Sagrada Familia è un immenso simbolo cristiano, una specie di racconto biblico in pietra. Che poi chiedano 9 € per farvi guardare sacchetti di cemento ammucchiati all’interno, questo è un altro discorso.




Barcellona, il quartiere Raval

Il Raval è un quartiere che possiamo definire Ex. C’è un ex nome: si chiamava Barrio Chino (Quartiere dei cinesi) perché all’inizio del 1900 era il ghetto dove vivevano emarginati i lavoratori orientali. E’ l’ex quartiere delle prostitute, che qui davano appuntamento ai barcellonesi in cerca di divertimento fisici a basso costo. E’ anche un quartiere di ex ladri: fino a qualche anno fa non era consigliabile entrare nel Raval senza essere delinquenti e ben armati. E’ anche il quartiere degli ex toreri, che per scaramanzia, prima di ogni corrida, venivano a passare la notte nel Barrio Chino. Oggi il Raval è un quartiere di tendenza: localini fashion, ristoranti etnici, botteghe di immigrati, artisti di tendenza hanno fatto di questo intrigo di vicoli che costeggia la Rambla la loro casa. C’è il MACBA, il Museo di Arte Contemporanea che di giorno attira i turisti e da cui è partita la rinascita del quartiere. Ma del vecchio Barrio Chino non tutto è andato perduto: ci sono ancora alcuni vicoli in cui è meglio non entrare. Perché non tutti gli ex ladri sono andati via e qualcuno è pronto a rendere ex anche il vostro portafogli.





Il Museo del Cioccolato a Barcellona

Il Museo del Cioccolato è un“delizioso„ museo a Barcellona che ci fa viaggiare attraverso la storia di questo prodotto meraviglioso, dalle sue origini come bevanda medicinale fino a questo zuccherificio delizioso ben conosciuto oggi.
Il cioccolato è stato sempre consumato ed utilizzato a fini diversi: come prodotto medicinale, come afrodisiaco, come prodotto nutrizionale
Il museo propone seminari per i giovani e per gli adulti.

Si entra attraverso una pasticceria deliziosa, e il biglietto d’ingresso è una barretta di cioccolato (già solo per questo, vale la pena!). Al suo interno si ripercorre la storia del cioccolato, si ammirano vere e proprie sculture dolci (tra cui la Sagrada Familia, rigorosamente incompiuta) e si viene a conoscenza dell’esistenza di un dolce tipico catalano che si chiama Mona de Pascua. Non la conoscevo. Per me il dolce tipico di qui era solo la Crema Catalana! Del resto, a questo giro, ho visto per la prima volta anche la Coca de Sant Joan, versione sia salata che dolce, venduta in alcuni banchetti dentro ai centri commercial

Edited by fiordiloto_1969 - 23/8/2011, 23:21
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 27/7/2011, 19:18     +1   -1




Pensandoci bene se riuscissi un giretto valutando i costi potrei farlo!!!
Sembra bella da visitare..
 
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1 replies since 26/7/2011, 09:23   29 views
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