FORZA MASCHIO RITORNA SELVATICO, le donne vogliono il ritorno dell'uomo selvatico...intervista

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fiordiloto_1969
view post Posted on 28/7/2011, 08:59     +1   -1




Forza maschio, ritorna selvatico.
L’uomo addomesticato non piace alle donne:
pessimo amante, cattivo marito, papà inesistente.


E’ diventato famoso da quando ha scritto un libro “Il maschio selvatico”. Aggredito e osannato per le sue tesi Claudio Risé, scrittore e giornalista, 61 anni, psicoterapeuta, docente all’Università di Trieste non smette di ricordare come tra i grandi nemici del “maschio selvatico” ci siano la “grande madre” e quell’archetipo della grande madre che è la società dei consumi. «Perché – spiega – questa società guarda tendenzialmente all’individuo come portatore di bisogni e non di azioni, idee, spinte che sono la caratteristica “fallica” maschile. E la pubblicità è – sempre più spesso – la forza della “grande madre”, la forza dominante di questo tempo che produce l’allontanamento del padre». Il libro “Il maschio selvatico” (Red Edizioni) è all’ottava ristampa e ridiventa di attualità proprio in questi giorni davanti al raduno dei gay perché – dice Risé - «gli uomini si sono riconosciuti in questo bisogno di recupero di istinto e di un rapporto più profondo con la propria virilità, con la storia maschile, i simboli e i suoi modi». Insomma basta col maschio prefabbricato e via con quello “vero”, idea che pareva “stravagante” 7 – 8 anni fa, quando nasce la teoria della ‘selvaticità’ ma «molti ora si sono accorti che dell’istinto, (rimosso dalle buone maniere) non se ne fa a meno; che è un dato strutturante del comportamento umano, che vuol dire vitalità, spinta vitale».


L’intervista

L’istinto va ritrovato e ripreso per mano, ma la parola selvatico non trova ancora collocazione nell’italiano.

Sì. In tedesco esiste una parola molto precisa: ‘wildnis’ e significa una dimensione di forze primordiali che sono all’esterno dell’uomo – nella foresta, nei grandi ghiacciai – ma anche dentro dell’uomo.

Invece di selvatico?

Io uso ‘selvatichezza’; che naturalmente non può diventare una forza dominante. Dobbiamo avere relazioni con altri e non di tipo predatorio distruttivo, Ma se scompare totalmente la selvatichezza anche la vitalità diminuisce in modo evidente. Selvatichezza è parte del patrimonio psichico istintuale dell’uomo.

Qualche esempio?

Gli esempi più evidenti sono nei fenomeni degli ultimi anni di grande ricerca di sport estremi. Di contatti con la natura, discesa dai fiumi con canoe.

Non è una moda?


No, indica un bisogno profondo dell’uomo: rientrare in contatto con forze primordiali che sono il contrario della forza fabbricata da bevande o barrette energetiche.

Vale anche per gli ultras, gli skinheads?

Nei gruppi giovanili questa mancanza di relazione con la natura è sentita come qualcosa di molto drammatico e minaccioso. La ricerca di prove e sensazioni estreme è il tentativo di uscire da un corpo in qualche modo anestetizzato.

Si creano nuove ritualità


Come quelle delle gare di auto e delle moto: sono anche una risposta – certo estrema – di fronte alla vuotaggine e all’anestesia del mondo di discoteca e della moda.

Le prove di forza e i riti di iniziazione sono un fatto normale dell’umanità

Sì. L’uomo ne ha bisogno. Il dramma contemporaneo è che i riti di iniziazione sono stati abrogati per legge. Uno degli ultimi era, forse, l’esame di maturità. E sono stati tolti tutti gli altri riti civici.

Tutti?

La ‘prova’ in sé è ritenuta politicamente scorretta perché premia il forte rispetto al debole. L’ideologia della tarda modernità è stata un’ideologia di rimozione del confronto e dell’aggressività.

Da quando è finita questa scuola?

Da dopo la seconda guerra mondiale: per la prima volta nella storia dell’uomo occidentale il giovane maschio non è più iniziato alla società dal padre e da una serie di figure maschili. Il padre viene sostituito dalla madre e da figure femminili di tipo materno.

Allora…

Questa faccenda ha fatto sì che al giovane uomo non venisse più trasmesso l’istinto maschile che non è cosa che si impara sui libri: viene trasmesso da uomo a uomo e in modo particolare dal padre ai figli.

Il risultato è un uomo fatto come?

Per un po’ di anni gli americani hanno chiamato ‘soft’ un uomo dolce (per certi versi anche Clinton è così) che non si prende la responsabilità delle proprie azioni, che dice e non dice; che straccia la cartolina per non andare in Vietnam e si rifugia in Canada.

Ma non è un uomo ‘debole’

Questo uomo (non Clinton naturalmente…) vive nella totale mancanza di istruzione alla propria aggressività che lo rende violento. I serial killer sono quelli che sono stati chiamati soft man; persone dolci, gentili, che hanno la cantina piena di persone fatte a pezzi. Un uomo non addestrato a riconoscere l’aggressività e la violenza come parte connaturata del suo essere.

Rimedi?

Recuperare l’istinto maschile che passa attraverso la figura paterna. I padri devono tornare a fare i padri. E’ anche ora che i politici la smettano di sragionare con le storie delle mamme…

Spieghi meglio

Vediamo il battage degli ultimi anni sulla figura del mammo. Il fatto stesso che sia nata la parola: il padre che sta a casa e si occupa di un figlio non è più un padre ma ‘mammo’.

E questo indica…

La tendenza specifica a cancellare la figura paterna. Che è stata legata nella storia del secolo scorso (per fortuna possiamo dire) a tutta una serie di elementi negativi: “paternalista, patriarcale”: tutto negativo.

Quali rischi continuando così?

Inutile protestare per la crisi di famiglia e così via. Non si capisce se l’uomo che si sposa viene così pesantemente penalizzato anche dalla legge. Pensiamo a tutte le storie di pari opportunità: se un uomo se ne va dalla casa coniugale va in galera; se una donna va via, magari con i figli piccoli, non le capita niente.

E chi se la prende col Gay Pride?

E’ inutile che qualcuno se la prenda con la famiglia. La famiglia si difende facendo delle leggi che consentano e invoglino degli uomini a sposare delle donne piuttosto che degli uomini. Se uno mettendosi con una donna è sicuro di mettere la testa sotto il patibolo…

Ma la visibilità che il gay pride offre dà una gomitata anche al maschio selvaggio?

Il gay pride dà una gomitata a una costruzione occidentale otto-novecentesca che è stata la costruzione ideologica dell’omosessualità e dall’altra parte dell’etero sessualità. Sono due identità fasulle: la psicoanalisi l’ha dimostrato bene.

La realtà è?

L’essere umano maschile e femminile è composto da parti del proprio sesso e aspetti del sesso opposto che si sviluppano nel corso di vita.

La novità è che adesso la piazza dà visibilità alle differenze.

Questa minoranza nascosta, condannata esce di colpo allo scoperto: e si scopre che sono tantissimi. Poi molta classe dirigente dichiara affinità o vicinanze o similitudini con questi comportamenti. La rigidità di questa costruzione differenziata è scossa.

Omosessuale non crea più disagio.

La parola omosessuale nasce nella seconda metà dell’ottocento. Prima si parlava solo di sodomita.

L’omosessualità è un fatto recente

Molto recente e molto fragile: esce dalla mania positivista di creare categorie scientifiche estremamente definite, che poi non stanno più in piedi. A metà dell’800 nasce l’idea dell’omosessualità, ai primi del ‘900 Freud dimostra che in ogni essere umano esistono parti omosessuali ed eterosessuali.

Ma come guarda il “maschio selvatico” gli omosessuali delle sfilate?


Tutti gli uomini fanno parte del campo maschile e tutti gli uomini hanno in sé la possibilità di recuperare la pulsione istintuale selvatica: fino a quando decidono di non farne più parte. L’omosessuale che si vive non più come maschio è fuori per scelta o vocazione, o sviamento.

Gli altri invece?

Un esempio lo farei con Lawrence d’Arabia che conquista l’Arabia nelle operazioni militari più straordinarie della storia moderna e poi ha relazioni con arabi; non si può certo dire che non fosse uomo e maschio.

Ma l’omosessualità nel nostro paese è ancora difficile da leggere

L’orientamento sessuale è un fatto personale nel caso dell’uomo. Quello che interessa dal punto di vista del movimento di pensare maschilità è che l’uomo qualsiasi scelta sessuale faccia si senta membro a pieno titolo del campo maschile. Niente a che vedere per esempio con quello che diceva Giulio Cesare, parlando di sé: posso essere marito di tutte le mogli e moglie di tutti i mariti.

Che dicono i suoi figli del papà?

Il grande, 27 anni, è molto interessato: laureato da poco vuole andare da vivere da solo e mi ha chiesto se per caso non lo avessi scambiato con uno dei tanti “matrizzati”. “Matrizzato” è parola che ho inventato io! L’altro ha otto anni e guarda con interesse le foto di uomini selvatici vestiti da alberi.

Battaglia o confronto con le donne?

E’ indispensabile un recupero per un rapporto erotico leale con le donne. Dopo le prime esitazioni sono stato capito: le donne sentono molto il dramma della fine della selvatichezza maschile. L’uomo addomesticato è un pessimo amante, un cattivo marito, un papà inesistente.


Edited by fiordiloto1969 - 29/11/2011, 20:05
 
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crist@llin@
view post Posted on 28/7/2011, 10:25     +1   -1




...non ho capito cosa vuole trasmettere questo scrittore.....che l'uomo selvatico è l'uomo dei desideri delle donne..., ma io non ho capito chi è o meglio cosa intende lui per uomo selvatico..!!!
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 28/7/2011, 13:35     +1   -1




Io l'ho interpretata così ma forse sbaglio che ci sono troppi uomini come si suol dire impacchettati ,effeminati,tolti dal loro potere di uomo nella famiglia e nella società,in pratica non ci sono più gli uomini delle caverne,con il loro corpo da maschio a tutti gli effetti svilluppato con lavori fisici ,non ci sono più uomini che danno una disciplina ai figli in modo ferreo con regole che non si debbono trasgredire,saper mantenere gentillezza e dolcezza senza apparire uomini deboli,farsi valere senza farsi sottomettere da una donna nelle giuste maniere,in pratica niente mammi che stanno con i figli ma PAPA' anche se casalinghi a tutti gli effetti....oltre che la donna al giorno d'oggi non trova uomini ma mezze cartucce.

ps. io lo letta così ma potrei sbagliarmi!!

come secondo me la pensa lui...ritroviamo gli uomini di una volta e sottomettiamoci ahh ah
 
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crist@llin@
view post Posted on 28/7/2011, 13:47     +1   +1   -1




...mah sinceramente io dell'uomo delle caverne ne faccio volentieri a meno, che l'uomo si sia evoluto e abbia a caro il suo aspetto esteriore e in dubbio, ormai lo vediamo chiaramente, le nuove generazioni sono molto improntate sull'apparire, più che sull'essere, però da qui a dire che sono degli innetti come amanti e smidollati come educatori, in tutta sincerità io non lo credo, c'è chi nasce portato per essere un padre presente e chi, vuoi per volontà o per necessità, non può fare il padre padrone, ma delega alla moglie o compagna il compito di pensare ai figli, non ci trovo niente di male...., io sinceramente non sono d'accordo con questo scrittore, penso che non sia affatto così, come sono sicura che nessuna donna vorrebbe l'uomo delle caverne o il macho che la sbatte sul letto e la fa urlare...di piacere, come penso che il fatto che il maschio si sia ingentilito sia solo positivo.... è un chiaro segno di rispetto, e questo rispetto l'uomo lo ha ereditato dalla donna, che dopo generazioni e generazioni lo ha trasmesso da madre a figlio io lo chiamo rispetto e amore....
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 28/7/2011, 14:37     +1   -1




Io l'uomo delle caverne non lo voglio e neppure quello che non si cura nell'aspetto,gli uomini depilati in tutto assolutamente no a mio avviso sono troppo effemminati e troppo concentrati sul loro aspetto ...Penso anchio che un uomo che sappia delle volte cedere non vuol dire che non sia un bravo uomo o non sappia fare il padre anche perchè una volta l'uomo quando mai c'era solo per la parte cattiva e la sottomissione dei figli e sinceramente per me può stare dovè...adesso se mancano la maggioranza e per lavorare e quando vengono a casa i figli vogliono goderseli anche se delle volte se anche la moglie lavora il diritto dovrebbe essere in ugual misura come i doveri...Se io dovessi decidere l'uomo con carattere debole non fà assolutamente per me anche perchè alla fine mi pulirei i piedi senza volerlo sottomettendolo,infatti io preferisco l'uomo dolce,gentile,divertente ma quando ci vuole che tiri fuori i contributi di maschio e così ritengo che debba essere un uomo anche con i figli deve saper mantenere saldo il suo ruolo di padre se vuole avere una certa influenza su di loro e crescerli con dei valori...

ps.quindi quello che dice l'intervistato per me è assurdo!!!
 
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crist@llin@
view post Posted on 28/7/2011, 16:37     +1   -1




CITAZIONE (fiordiloto_1969 @ 28/7/2011, 15:37) 
Io l'uomo delle caverne non lo voglio e neppure quello che non si cura nell'aspetto,gli uomini depilati in tutto assolutamente no a mio avviso sono troppo effemminati e troppo concentrati sul loro aspetto ...Penso anchio che un uomo che sappia delle volte cedere non vuol dire che non sia un bravo uomo o non sappia fare il padre anche perchè una volta l'uomo quando mai c'era solo per la parte cattiva e la sottomissione dei figli e sinceramente per me può stare dovè...adesso se mancano la maggioranza e per lavorare e quando vengono a casa i figli vogliono goderseli anche se delle volte se anche la moglie lavora il diritto dovrebbe essere in ugual misura come i doveri...Se io dovessi decidere l'uomo con carattere debole non fà assolutamente per me anche perchè alla fine mi pulirei i piedi senza volerlo sottomettendolo,infatti io preferisco l'uomo dolce,gentile,divertente ma quando ci vuole che tiri fuori i contributi di maschio e così ritengo che debba essere un uomo anche con i figli deve saper mantenere saldo il suo ruolo di padre se vuole avere una certa influenza su di loro e crescerli con dei valori...

ps.quindi quello che dice l'intervistato per me è assurdo!!!

quello che mi chiedo è, come fa questo personaggio, ad affermare con certezza che un uomo debole o sottomesso, non sia in grado di soddisfare una donna, o peggio che non sia un bravo padre e un buon educatore....., a me da l'impressione che questo giornalista sia un di stampo maschilista, dove gode a sottomettere la donna e saper educare i figli con la cinghia....dimostrare di saper tenere in pugno tutto e tutti....beh sarà anche vero che certe donne sono affascinate da tanta virilità e carattere...ma alla lunga poi scappano perchè diventano carcerate a vita....e appena sentono il sentore di catena e palla al piede scappano.
 
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fiordiloto_1969
view post Posted on 28/7/2011, 17:57     +1   -1




sinceramente penso che le donne che stanno con personaggi così alla fine sono talmente sucubi che non reagiscono più a niente,certamente non le invidio...
Anche perchè se c'è una donna di carattere forte delle volte è meglio che l'uomo sia più " debole" altrimenti se fossero uguali sai che macello...
 
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crist@llin@
view post Posted on 28/7/2011, 19:40     +1   -1




CITAZIONE (fiordiloto_1969 @ 28/7/2011, 18:57) 
sinceramente penso che le donne che stanno con personaggi così alla fine sono talmente sucubi che non reagiscono più a niente,certamente non le invidio...
Anche perchè se c'è una donna di carattere forte delle volte è meglio che l'uomo sia più " debole" altrimenti se fossero uguali sai che macello...

...invece a me piace la coppia omogenea, la coppia complice, la coppia che si rispetta, e non invade gli spazi, che lascia la facoltà decisionale ad entrambi, la coppia che ha piena consapevolezza di cosa significa avere delle responsabilità. le donne forti con gli uomini deboli e viceversa, non mi piacciono ma questo non significa che non siamo magari delle coppie funzionanti, anche se ci credo poco, penso che a lungo andare queste coppie sono destinate a frantumarsi...., o con la separazione.....o con la morte, ma questo è un altro discorso molto lungo e complesso da scrivere, perciò non vi annoierò.
 
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7 replies since 28/7/2011, 08:59   33 views
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