ROMA - Come promesso e in parte temuto il prossimo 5 dicembre uscirà il disco di Amy Winehouse, non si può dire nuovo perché è stato ripescato dagli studi di registrazione che ha frequentato e da vecchi file. Ad annunciarlo è il “Sun“ inglese, che divulga anche il titolo: “Lioness: hidden treasures” e annuncia che una sterlina a copia andrà alla Fondazione Amy Winehouse e ad associazioni benefiche in difesa dei bambini.
I produttori Salaam Remi e Mark Ronson, stretti collaboratori di Amy, sono chiusi in studio da settimane per assemblare il disco definitivo, riascoltando tracce del passato per qualche motivo escluse dalle uscite ufficiali, scegliendo le migliori, incappando anche nelle sue conversazioni registrate tra un pezzo e l’altro. Un lavoro “emotivamente duro”, dicono, “ma di una bellezza che ispirerà le nuove generazioni”.
La scaletta finora riportata dalla stampa britannica si basa soprattutto su cover, nemmeno del tutto sconosciute ai fan più accaniti. In “A song for you” di Leon Russell, resa famosa dal suo mito Donny Hathaway, la Winehouse canta e suona la chitarra. E’ stata registrata nella casa londinese nel 2009, nel bel mezzo della sua guerra di dipendenza. “Will you still love me tomorrow”, incisa nel 2004, è il brano di Carole King portato in classifica negli anni ‘60 dalle Shirelles e finita già, nella versione di Amy, nel film “Che pasticcio, Bridget Jones!”.
“Our day will come”, altro classico del periodo di Ruby & The Romantics, è qui in versione reggae, registrato nel 2002, “The girl from Ipanema” è la prima canzone che la Winehouse registrò in assoluto, a diciotto anni, una bossa nova di Jobim-De Moraes da lei completamente rivisitata. C’è poi la ben nota “Valerie” dei Zutons, qui più lenta, il duetto con Tony Bennett “Body & soul” e sua ultima registrazione, la prima versione della ballata “Tears dry on their own” e di “Wake up alone”, entrambe appartenenti al secondo disco, e “Best friends” che portava nei live prima dell’esordio “Frank”.
Di veri e propri inediti c’è “Halftime”, forse in compagnia di Ahmir "Questlove" Thompson dei Roots, “Between the cheats”, ancora una volta un brano che tratta la relazione turbolenta con l’ex fidanzato Blake Fielder-Civil, “Like smoke” con il rapper Nas, incisa nel 2008.
Il padre Mitch ha ascoltato i dodici brani e ha dichiarato: «Non non ho mai realizzato fino in fondo quale vero genio fosse mia figlia. L’ho capito quando mi sono seduto ad ascoltare questo disco, che va dagli standard jazz all’hip hop. Mi ha tolto il respiro». E giura che se non fosse all’altezza di “Frank” e “Back to Black”, la famiglia non ne avrebbe mai autorizzato la pubblicazione. Certo è che, con quella voce e quella sensibilità, anche gli scarti possono funzionare.
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