Governo, Berlusconi: mi dimetto dopo l'approvazione della Legge di Stabilità

« Older   Newer »
  Share  
M@RCØ
view post Posted on 9/11/2011, 01:12     +1   -1




C_2_articolo_1027294_imagepp



"Poi niente governo tecnico, dopo di me vedo solo il voto". Vertice a Palazzo Grazioli




Le dimissioni dopo l'approvazione della Legge di Stabilità. Questa l'intenzione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, resa nota da una nota del Quirinale dopo l'incontro al Colle con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Dopo di me vedo solo il voto", ha poi detto poi il premier al Tg5. Intanto la Camera ha approvato il disegno di legge di Rendiconto generale dello Stato per il 2010 con 308 sì e 321 non votanti.
23.54 - Terminato il vertice a Palazzo Grazioli
Si è concluso a Palazzo Grazioli il vertice di maggioranza con il premier Silvio Berlusconi. Gli ultimi a lasciare la residenza romana del premier sono stati il segretario del Pdl Angelino Alfano e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.

23.08 - Vertice maggioranza, restano con il premier Alfano e Letta
Volge al termine il vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli. Hanno già lasciato la residenza dove il premier ha riunito lo stato maggiore di Pdl e Lega - annunciando le sue dimissioni dopo il voto sulla Legge di Stabilità - Umberto Bossi e Giulio Tremonti, i ministri Maroni e La Russa, i capigruppo del Pdl Gasparri e Cicchitto e quelli della Lega Reguzzoni e Bricolo, oltre al coordinatore del Pdl Denis Verdini.

21.16 - Stabilità, Bersani: "Ok rapido anche se contrari"
"Ci riserviamo un esame rigoroso del contenuto dell'annunciato maxiemendamento alla legge di stabilità per verificare le condizioni che ne permettano, anche in caso di una nostra contrarietà, una rapida approvazione". Lo annuncia il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

21.10 - Bersani: "Dimissioni aprano una nuova fase"
L'annuncio delle dimissioni del presidente del Consiglio "è una svolta, che salutiamo con grande soddisfazione". Lo dice in una dichiarazione il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che guardando alla crisi sottolinea come sia "urgente che le dimissioni del presidente del Consiglio consentano di aprire una nuova fase".

20.56 - Berlusconi: "Su misure stabilità chiederò voto opposizioni"
"Ritengo che sia importante dare la precedenza all'approvazione di queste misure" e quindi intendo chiedere "all'opposizione di consentire il varo urgente di queste misure di stabilità" che conterranno "tutte le richieste dell'Europa". Lo ha detto Silvio Berlusconi, al Tg5.

20.32 - Vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli
Vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli dove è arrivato alla spicciolata lo stato maggiore del Pdl e della Lega. Dopo Angelino Alfano, Ignazio La Russa e Denis Verdini sono arrivati i capigruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri e alla Camera Fabrizio Cicchitto, il leader della Lega, Umberto Bossi, e il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

20.29 - Berlusconi: "Governo non ha più la maggioranza"
"Il governo non ha più la maggioranza che credevamo di avere". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di un collegamento telefonico con il Tg5.

20.26 - Casini: "Evitare estenuante campagna elettorale"
L'esito dell'incontro tra Napolitano e Berlusconi "dimostra che una via d'uscita" c'era ma "sono convinto che Berlusconi abbia la consapevolezza che la situazione economica e finanziaria non ci consente una lunga ed estenuante campagna elettorale". Lo dichiara il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini.

20.22 - L. Stabilità, relatore: "In Senato la prossima settimana"
Non è prevista nessuna procedura particolare per la Legge di Stabilità dopo l'annuncio delle dimissioni dell'esecutivo dopo il varo. Lo spiega il relatore, Massimo Garavaglia (Lega). "Domani il governo presenterà il maxiemendamento, poi ci saranno i sub emendamenti e inizieranno le votazioni. Il 15 andiamo in aula per chiudere venerdì".

20.16 - Berlusconi: "Fare il bene del Paese"
Il premier Silvio Berlusconi, al telefono con il Tg5, ha confermato l'intenzione di dimettersi dopo l'approvazione della Legge di Stabilità. "Bisogna fare il bene del Paese, bisogna dare una risposta all'Europa e ai mercati", ha detto il presidente del Consiglio, precisando poi di pensare ad elezioni anticipate e non a un governo tecnico. "Dopo di me vedo solo il voto - ha aggiunto -. Le opposizioni facciano la loro parte per far approvare le misure anticrisi" .

20.11 Pd: "Formalizzare presto le dimissioni"
"Le dimissioni ci sono. Ora vanno formalizzate il prima possibile". Questo il primo commento dal Pd alla nota del Quirinale.

20.00 - Berlusconi: "Dare risposte ai partner europei"
Il presidente del Consiglio ha manifestato al capo dello Stato Giorgio Napolitano, la consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno e ha espresso viva preoccupazione per l'urgente necessita di dare risposte alle attese dei partner europei.

19.54 - Prima legge stabilità, poi dimissioni
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rimetterà il mandato dopo l'approvazione parlamentare della Legge di Stabilità. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.

19.37 - Berlusconi lascia il Quirinale
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha lasciato il Quirinale dopo un'ora di incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed è tornato a Palazzo Grazioli. LEGGI IL COMUNICATO INTEGRALE DEL COLLE

19.24 - Ferrara: Berlusconi è indeciso sul da farsi
"Ho sentito Berlusconi, e' incerto, non sa bene cosa fare". Lo dice Giuliano Ferrara.

19.21 - Storace: Berlusconi o voto
''Berlusconi o voto. Alternative sono inimmaginabili''. E' quanto scrive Francesco Storace, segretario de La Destra, sulla sua pagina Facebook.

18.48 - Vitali (Pdl): "Premier rassegni le dimissioni"
"Su un voto fondamentale la maggioranza si è fermata a quota 308. Di fronte a questi numeri ci sono atti consequenziali da adottare". Lo ha dichiarato in una nota Luigi Vitali, componente del Direttivo Parlamentare del Pdl.

18.41 - Bossi: "Dimissioni? Prima il Colle, poi vediamo"
Berlusconi va a dimettersi? "Aspettiamo qualche minuto. Deciderà cosa fare al Quirinale". Lo ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi, conversando con i giornalisti alla Camera.

18.40 - Berlusconi ha lasciato Palazzo Chigi ed è salito al Colle
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha lasciato Palazzo Chigi e ora si trova al Quirinale per un incontro con Napolitano. Con lui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.

18.39 - Radio Vaticana: "Premier non può più restare"
Sarebbe un "problema gravissimo pregiudicare la principale regola democratica: governa chi ha i voti". Quindi, "o Berlusconi è in grado di andare avanti, o si va alle elezioni". Così Luca Diotallevi, vicepresidente delle Settimane Sociali della Cei, commenta alla Radio Vaticana il voto alla Camera sul Rendiconto dello Stato, passato con 308 sì contro 321 non votanti. "L'autorevolezza dei governi - dice Diotallevi - in democrazia dipende solo dal voto degli elettori e dal rispetto delle leggi".

18.21 - Sacconi: maggioranza si verifichi con la fiducia
La verifica della maggioranza deve essere fatta con un voto di fiducia: questo il parere del il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

17.59 - Berlusconi alle 18.30 al Colle per confronto
Il presidente del Consiglio salirà intorno alle 18,30 al Quirinale. Lo si apprende da fonti della maggioranza secondo le quali il premier non andrà a rassegnare le dimissioni ma per un confronto dopo il volto di oggi.



17.55 - "Il premier valuta nuove elezioni"
Silvio Berlusconi fa anche l'ipotesi del voto anticipato con i suoi. Avrebbe fatto questa valutazione nel corso di un incontro a Montecitorio con diversi ministri subito il voto sul Rendiconto, secondo quanto riferito da alcuni presenti. Il capo del governo, secondo le stesse fonti avrebbe comunque sottolineato che le opposizioni non hanno la forza per sfiduciare il governo. Il presidente del Consiglio potrebbe recarsi anche questa sera al Quirinale per fare il punto con il Capo dello Stato.

17.35 - Veltroni: "Berlusconi vada al Colle a consegnare le dimissioni"
"Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi deve dimettersi subito, tra un minuto". A chiederlo è stato Walter Veltroni, aggiungendo che "è inevitabile che vada al Quirinale, è suo dovere". "Berlusconi - ha ribadito Veltroni - ha voluto la verifica parlamentare e l'esito è stato più catastrofico delle sue più nere previsioni, in più il suo ormai unico partner gli ha chiesto di farsi da parte ... non so cos'altro deve succedere".

17.30 - Lupi: "Se mancano i voti l'unica soluzione è nuove elezioni"
"Abbiamo approvato il Rendiconto e comunque è stato dimostrato che questa opposizione non è in grado di sfiduciare il governo. Ora dobbiamo verificare se esiste una maggioranza solida in grado di approvare i provvedimenti economici oppure, come hanno chiesto i cinque che oggi non sono venuti, se è possibile allargare la maggioranza con Berlusconi. Se non ci sono più i numeri l'unica strada è quella delle elezioni anticipate". Lo ha affermato Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera.

17.20 - Spunta un bigliettino firmato dal premier con scritto "8 traditori"
Un bigliettino autografo del premier, un altro. Questo viene immortalato dai fotoreporter in Aula alla Camera subito dopo il voto sul Rendiconto generale dello Stato. Berlusconi prende appunti e scrive testualmente: '308 (meno 8 traditori)', 'ribaltone'. E poi: 'Prenda atto'. Un appunto successivo recita: 'Presidente della Repubblica'. E infine: 'una soluzione'

17.14 - L'elenco dei non votanti
Si tratta dei deputati del Pdl Roberto Antonione, Fabio Fava, Gennaro Malgieri, Giustina Destro, più Alfonso Papa (agli arresti domiciliari). Assenti anche gli esponenti del gruppo Misto Calogero Mannino, Giancarlo Pittelli, Luciano Sardelli, Francesco Stagno D'Alcontres e Santo Versace. Si è invece astenuto Franco Stradella, del Pdl.

17.10 - Stradella (Pdl): "Astenuto perché premier agisca"
"In questa situazione che vede il Paese bloccato voglio che Berlusconi faccia un passo e prenda in mano la situazione allargando la maggioranza, con un coinvolgimento maggiore dei moderati del Paese. Se no ci avvitiamo ancora sulla politica spicciola". Lo ha affermato il deputato del Pdl Franco Stradella. Stradella puntualizza che si è astenuto formalmente partecipando alla votazione "per differenziarmi dalla sinistra".

17.05 - Romano: "Impossibile governo di larghe intese"
"Non mi pare ci sia la possibilità di un governo di larghe intese". Lo ha riferito il ministro dell'Agricoltura, Saverio Romano, dopo il voto in Aula, ipotizzando le elezioni anticipate. "Se non si dovessero avere i numeri alla Camera - ha aggiunto - non c'è alternativa che andare al voto. E se Berlusconi va al voto non c'è ragione per cui il Pdl debba sfaldarsi".

17.03 - Berlusconi: tradito dai miei
Mi hanno tradito, ma questi dove vogliono andare?. Lo ha chiesto il premier Berlusconi ad un gruppo di esponenti del Pdl riuniti attorno ai banchi del governo nell'emiciclo, leggendo i nomi degli undici che non hanno votato. Il premier non si aspettava, riferisce chi gli ha parlato pochi secondi dopo l'esito delle votazioni, che la maggioranza sarebbe andata sotto i 310 .

17.01 - Finocchiaro: Berlusconi sia responsabile
"Alla Camera e' andata in onda davvero la resa dei conti. Berlusconi non ha piu' una maggioranza parlamentare. Se nella maggioranza c'e' ancora qualcuno che ha a cuore l'Italia convinca Berlusconi a dimettersi subito. Se il premier non lo fara' dimostrera' di essere un irresponsabile nei confronti del Paese". Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato .

16.55 - Prc: subito elezioni anticipate
''Il governo Berlusconi non ha piu' la maggioranza, Berlusconi si dimetta e si vada subito alle elezioni anticipate'' Lo dice Paolo Ferrero, segretario di Prc- FdS, dopo il voto sul Rendiconto dello Stato.

16.49 - Berlusconi: oggettivo problema di numeri
C'è un oggettivo problema dei numeri, ora dobbiamo riflettere su cosa fare. Lo avrebbe detto il premier Silvio Berlusconi, a diversi parlamentari della maggioranza prima di lasciare l'Aula di Montecitorio

16.44 - Il premier con Gianni Letta
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al termine del voto sul Rendiconto, si e' recato a Palazzo Chigi dove attualmente e' riunito con Gianni Letta.

16.38 - La Russa: Berlusconi salga al Colle
''Al Colle si sale qualunque sia il risultato. L'ho detto l'ultima volta, lo ripeto ora. Credo che sicuramente il presidente Berlusconi debba parlare con il presidente della Repubblica''. Cosi' il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, all'uscita dall'Aula dopo il voto sul rendiconto di bilancio. ''Nessuno sottovaluta il voto di oggi - sottolinea - ma l'opposizione continua ad avere un numero di voti inferiore ai nostri''.

16.32 - Berlusconi ai suoi: decidiamo subito cosa fare
"Ragazzi, stringiamoci e decidiamo subito cosa fare". Sono queste le parole che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, avrebbe riferito ai suoi subito dopo la proclamazione del voto sul Rendiconto dello Stato e prima di riunire i vertici di maggioranza alla Camera.

16.30 - "Berlusconi vada al Quirinale"
"Il governo non ha la maggioranza alla Camera: per questo ho chiesto che Berlusconi ne prenda atto e si rechi al Quirinale". Queste le parole del segretario del Pd Pier Luigi Bersani al termine del voto. Bersani ha anche detto: "Faremo la nostra parte per il Paese. Se non si dimettesse le opposizioni considererebbero iniziative ulteriori. Oggi abbiamo avuto con questo voto la certificazione che il deficit di credibilità di questo governo è fondato su numeri che si sono espressi".

16.29 - Sala del governo, riunione Berlusconi-Bossi-Maroni-Tremonti
E' in corso nella Sala del Governo una riunione straordinaria a cui partecipano il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i ministri Umberto Bossi, Giulio Tremonti e Roberto Maroni.

16.23 - Berlusconi controlla il tabulato del voto
Il presidente del Consiglio, subito dopo il voto, si è messo a controllato il tabulato dei voti che gli è stato consegnato dalla sottosegretaria Laura Ravetto. Ora tutti i ministri sono intorno al premier per controllare chi ha votato a favore e chi non ha votato per il Rendiconto finanziario dello Stato. Subito dopo il voto Berlusconi ha rivolto qualche parola al ministro dell'Interno Roberto Maroni.

16.14 - Bersani: il governo alla Camera non ha la maggioranza
"Questo voto ha certificato su un atto dirimente per la governabilità del Paese che il governo non ha la maggioranza in quest'Aula". Lo ha detto nell'Aula della Camera il leader del Pd Pierluigi Bersani.


Fonte
 
Top
0 replies since 9/11/2011, 01:12   8 views
  Share