PUZZOLA..

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fiordiloto1969
view post Posted on 24/11/2011, 20:13     +1   -1




PUZZOLA



Descrizione -

Carnivoro della famiglia mustelidi e del genere Mustela. Lunghezza dalla testa all'attaccatura della coda 31 - 45 cm; coda 12 - 19 cm; peso 500 - 1500 gr. come tutti i mustelidi, anche questa specie presenta corpo allungato e zampe brevi. Caratteristica peculiare è la conformazione della testa. Il cranio si presenta poco sviluppato in lunghezza, massiccio, arrotondato ed appena incavato dietro alle orbite; gli occhi ed i padiglioni auricolari sono piccoli. Come tutti i mustelidi presentano ghiandole anali in grado di secernere pungente odore. La pelliccia è composta da setole bruno scure o nere, tra le quali è visibile una lanugine bianco giallognola. Il colore di fondo del mantello è crema, su questo si impiantano le setole scure, realizzando una colorazione mimetica rispetto al suolo forestale. Sul muso si osserva una sorta di maschera, molto simile a quella del procione lavatore, caratterizzata dal contrasto tra la colorazione scura del naso e del pelo circostante le orbite. Come molte altre specie della famiglia dei mustelidi, anche la puzzola presenta una particolare struttura dell'articolazione tra l'osso dentale ed il resto dello scheletro craniale, detta dagli autori di lingua inglese "key-lock". La struttura consente una forte tenacità al morso, caratteristica particolarmente utile per la caccia, la difesa ed il combattimento intraspecifico. La puzzola mostra un notevole dimorfismo sessuale nelle dimensioni, i maschi possono essere anche più grandi di tre volte rispetto alle femmine.

Abitudini ed habitat -


La puzzola si spinge fino a più di 2000 m di altitudine e vive in tutti gli ambienti in grado di fornire nascondigli e sufficiente disponibilità di cibo: boschi, prati, campi, parchi e giardini. Spesso frequenta le prossimità dei corsi d'acqua, anche se è meno legata a questi ambienti rispetto ai visoni ed alla lutreola. Vive inoltre in prossimità di villaggi, fattorie, case, fienili e stalle, dove caccia sia roditori che pollame domestico. Come tutti i mustelidi, la puzzola ha abitudini crepuscolari e notturne, anche se sono state sovente osservate femmine ricercare il cibo di giorno assieme ai propri piccoli. I singoli individui conducono vita solitaria, con l'eccezione delle madri accompagnate dai piccoli. La tana della puzzola consiste in un rifugio sotterraneo scavato autonomamente, comunque vengono anche utilizzati rifugi precedentemente abitati da tassi, volpi, conigli, criceti od arvicole. Nei suoi spostamenti la puzzola si orienta prevalentemente tramite l'olfatto e l'udito, mentre utilizza scarsamente la vista. La retina di questi animali presenta uno scarso numero di coni, per cui risulta che siano in grado di percepire soltanto il colore rosso ed il blu. Ogni individuo manifesta comportamento sedentario, tende a svolgere la propria attività nel territorio dove ha fissato la propria residenza.

Alimentazione -


La specie ha alimentazione prevalentemente carnivora, con preferenze legate ai piccoli mammiferi terrestri, di taglia variabile dal coniglio al toporagno. Tra le specie predate dalla puzzola figurano criceti, citelli, ondatre, conigli e lepri, talpe, toporagni, uccelli adulti, nidiacei ed uova, rettili ed anfibi. Tra i rettili non fanno eccezione le vipere, che l'animale cattura con tattiche simili a quelle usate dalla mangusta. In prossimità di stagni e corsi d'acqua, le rane, i crostacei ed i pesci, possono costituire una parte cospicua della dieta. le puzzole si nutrono anche di invertebrati come lombrichi, ragni ed insetti. Sono state spesso osservate mentre dissotterravano nidi di bombi terrestri per cibarsi di larve e miele. Frutti e sostanze vegetali rientrano tra le preferenze alimentari della puzzola, anche se non in misura paragonabile ai canidi ed agli ursidi. Per molto tempo la specie è stata ritenuta dannosa a causa delle frequenti incursioni che effettua nei pollai e negli allevamenti, dove spesso uccide molti più animali di quanti effettivamente consumi.

Riproduzione -


la stagione degli amori della puzzola inizia in marzo e si prolunga fino a giugno. in questo periodo i maschi di territori confinanti possono scontrarsi per il diritto di accoppiamento con le femmine in estro. Il corteggiamento appare violento, gli animali si ricorrono simulando schermaglie e , quando la femmina è disponibile, lascia che il maschio l'afferri per la collottola, sembra cadere in stato di trance e lascia che avvenga l'accoppiamento. La gestazione dura circa sei settimane, al termine delle quali nascono da 2 a 10 piccoli (mediamente 3 - 7), lunghi 6 - 7 cm e rivestiti di un corto e bianco pelame. Lo svezzamento si completa in circa un mese e le cure da parte della madre si prolungano per altri due, quando i giovani hanno raggiunto la taglia degli adulti. La puzzola raggiunge la maturità sessuale verso i sei mesi, anche se usualmente non di riproduce fino al termine del primo anno d'età.

Area di Distribuzione -


L'habitat preferito dalla puzzola è rappresentato dai terreni prossimi ai corsi d'acqua, dalle radure delle foreste, dalle aree paludose e dalle praterie intervallate da boschetti. La specie è largamente distribuita in tutta Europa, con eccezione delle aree più settentrionali di Russia e della Scandinavia. Una volta numerosa in Gran Bretagna, a seguito della pressione antropica la puzzola è scomparsa in grande parte del territorio, sembra comunque che negli ultimi anni la specie abbia accennato ad una ripresa negli ultimi anni. Questi animali sono stati introdotti in Nuova Zelanda, dove hanno contribuito all'estinzione o rarefazione di molte specie indigene. Esistono due sottospecie: il furetto (Mustela putorius furo) diffuso nel Marocco settentrionale e la Mustela putorius mosquensis, della fascia centrale della Russia asiatica. In un territorio che dalle pianure dell'Europa orientale e della Russia raggiunge la regione del fiume Amur e la Manciuria, vive una specie molto simile: la puzzola delle steppe (Mustela eversmanni), che si distingue per le minori dimensioni, il cranio più breve e per il colore di fondo della lanugine che è quasi bianco.
 
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