La dottrina dei testimoni di Geova

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Doremil
view post Posted on 7/1/2012, 21:16     +1   -1




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Non è certo facile presentarla, perché è dispersa in molte pubblicazioni ed è tutt'altro che organica e definita; è in continua evoluzione. Alcune affermazioni, dimostratesi insostenibili, sono state radicalmente cambiate, ma re giustificate citando la Bibbia... Nel suo insieme il geovismo risulta un miscuglio di affermazioni strane, contraddittorie, perfino ridicole, con autentiche eresie, in aperto contrasto con la Sacra Scrittura. In particolare, i testimoni di Geova sono ossessionati da Satana, che secondo loro domina il mondo mediante l'empia trinità costituita dalla politica, dal commercio e dalle religioni, specialmente quella cattolica: ma presto Geova distruggerà questo malvagio sistema di cose”, cioè gli Stati, i governi, le religioni e tutti gli uomini che non siano stati fedeli testimoni di Geova. Rileveremo ora solo gli errori più grossi.

La Bibbia
I testimoni di Geova affermano che la loro dottrina è fondata esclusivamente sulla Bibbia. Quindi rifiutano per principio tutta la Tradizione vivente della Chiesa: l'insegnamento dei Padri, i grandi Concili che hanno precisato il contenuto della fede contro errori ed eresie, la liturgia, gli studi fatti dai teologi lungo i secoli. E giustificano tale rifiuto inventando che nell'anno 100 i cristiani sarebbero caduti in una grande apostasia, consolidata poi dall'imperatore Costantino, che avrebbe fondato la Chiesa cattolica! Ma poi, qual è la loro Bibbia? Quella originale, scritta in ebraico e in greco? O una sua traduzione fatta da studiosi specializzati? No, la Bibbia che vi offrono in italiano è una traduzione dall'inglese! È intitolata Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture.
Dalla versione inglese del 1961 e con fedele consultazione degli antichi testi ebraico e greco (Brooklyn 1967). Dunque, sotto un titolo inspiegabile, la traduzione di una traduzione. Ma il peggio è che tale traduzione è volutamente falsificata in moltissimi punti, come dimostra per esempio G. Crocetti. Dal 1986 dispongono di una nuova traduzione, fatta da testimoni di Geova i cui nomi non sono resi noti, per cui resta impossibile verificarne la competenza. Differisce dalla precedente per un numero ancora maggiore di passi manipolati, il che dimostra che i testimoni di Geova, ubbidendo ciecamente al loro CD, non cercano la verità rivelata da Dio, ma unicamente la conferma delle loro dottrine. Di fatto, essi rifiutano qualunque confronto con gli studi di biblisti veramente preparati, sia cattolici che protestanti; li definiscono “falsa letteratura religiosa, scritta per ingannare”, che “sarebbe temerario” esaminare (“Torre di Guardia” , 15.8.1984).
Inoltre i testimoni di Geova hanno un metodo del tutto antiscientifico e contraddittorio di spiegare la Bibbia. Sostengono ancora il principio, ormai rifiutato da tutti gli studiosi, che essa vada interpretata integralmente alla , lettera senza tener conto che spesso la Bibbia usa un linguaggio simbolico, ed è un grosso sbaglio voler attingere da essa informazioni storiche o scientifiche precise. E poi. contraddicendosi, ricorrono all'interpretazione simbolica quando quella letterale non quadra con le loro teorie. Ancora. Tutte le scoperte scientifiche in contrasto con la loro interpretazione letterale (per esempio sull'età della terra. sull'origine della vita e dell'uomo) sono respinte come sataniche e blasfeme! In realtà. i testimoni di Geova sono indottrinati soprattutto dal periodico “La Torre di Guardia”, fonte di verità che è assolutamente proibito mettere in dubbio. Una verità ben mutevole, se già Rutherford contraddiceva le interpretazioni di Russel, e Knorr quelle di Rutherford. Un fatto è certo: i testimoni di Geova conoscono la Bibbia assai poco e assai male. Possono impressionare per la prontezza e la sicurezza con cui ne citano molti passi, ma sono passi staccati dal contesto, ai quali danno il senso imposto dal CD di Brooklyn.
La loro Bibbia, così manipolata e falsificata, non può dunque costituire il fondamento della vera fede. Chi cerca la verità studia la Bibbia sui testi originali o su una traduzione fatta da competenti. Per es. la “Bibbia CEI”, che si legge in chiesa, o la recente Traduzione Interconfessionale (fatta cioè da esperti cattolici e protestanti) pubblicata dalla Elle Di Ci - ABU dopo 15 anni di lavoro. Inoltre è necessario procurarsi un buon commento che aiuti a capire la Parola di Dio e a fame norma di vita. San Pietro, nella sua seconda lettera (1,20), ammonisce: “Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione”. tanto meno, quindi, alla spiegazione del tutto arbitraria dei testimoni di Geova.
E il Concilio Vaticano II afferma: “L'ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio scritta o trasmessa è affidato al solo magistero vivo della Chiesa. la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo” (Dei Verbum 10). Quando si rifiuta quest'unico magistero esercitato nel nome di Cristo, si cade inevitabilmente in un groviglio di interpretazioni diverse e di errori, come dimostra anche l'esperienza protestante del “libero esame”. Riflettiamo: chi ha dato a Russell e ai suoi successori l'autorità di interpretare autenticamente la Bibbia? Dove sta scritto che Gesù Cristo ha dato a Russell e al CD (Corpo Direttivo) le chiavi del Regno del Cielo? Con quale autorità, con quale garanzia di verità possono pretendere di insegnare la fede cristiana a tutto il mondo?

Le eresie del testimoni di Geova
Gli errori più gravi contro la fede cristiana sostenuti dai testimoni di Geova sono i seguenti: 1. Negano la divinità di Gesù Cristo. Lo definiscono un uomo perfetto, creato da Geova prima di tutte le cose, poi trasferito nel grembo di Maria... Un angelo, anzi l'arcangelo Michele... ma di sicuro non la seconda persona della Trinità. Russell ha scritto: “Gesù è un dio, ma non Geova Iddio”. E Rutherford: “Alcuni affermano che Gesù Cristo sulla terra era vero Dio e vero uomo. Questa teoria è errata”. 2. Nega, la divinità dello Spirito Santo, che sarebbe tanto “la forza attiva di Dio”. 3. Per logica conseguenza, negano la Trinità di Dio. Secondo loro, sarebbe un residuo di paganesimo.

Negano la sopravvivenza dell'anima dopo la morte
Non è questo il luogo di dimostrare la verità del “Credo” cristiano che abbiamo imparato fin da ragazzi: sarebbe lungo e impegnativo. Certo, talvolta possiamo avere dubbi o incertezze, e allora abbiamo il dovere di risolverli ricorrendo a trattazioni specifiche, a cominciare dai “catechismi” pubblicati a cura dei Vescovi italiani, e soprattutto dal nuovo Catechismo della Chiesa cattolica (1992). Discutere con i testimoni di Geova su questi argomenti è perfettamente inutile, perché essi non vengono a cercarla verità, ma a imporre la loro verità, quella del CD, e sono abilissimi a deviare il discorso o a reagire con astio quando sono messi in difficoltà.
Le verità che noi cattolici professiamo nel “Credo” sono state rivelate da Gesù Cristo, professate dagli apostoli e da tutti i cristiani fin dai primi tempi, documentate nella Sacra Scrittura dell'Antico e del Nuovo Testamento. Furono lungamente studiate e approfondite dai teologi e poi fissate definitivamente, contro ogni errore, nei primi quattro Concili Ecumenici di tutta la Chiesa, cioè dalle assemblee dei Vescovi che sotto l'autorità del Papa hanno definitole verità fondamentali della fede per tutta la Chiesa. Così che Gesù Cristo non sia soltanto uomo ma anche Dio. “della stessa sostanza del Padre”, è stato definito nel Concilio di Nicea (325); il Concilio di Costantinopoli (381) ha definito che lo Spirito Santo “è Signore e dà la vita... con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato” quale Dio.
A Efeso (431) Maria SS. è stata proclamata “Madre di Dio”, e a Calcedonia (451) si è precisato che Gesù Cristo è “perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo”: due nature in una sola persona. Negare la divinità di Gesù Cristo significa distruggere radicalmente il cristianesimo,. significa cancellare il vero senso della incarnazione di Cristo, della sua passione e morte, e della sua risurrezione. Se Gesù Cristo non è Dio, la nostra fede in lui non ha senso. I suoi insegnamenti non sono “Parola di Dio”, ma semplice parola di uomo, per quanto ammirevole. E l'umanità non è affatto redenta. In conclusione, come dice san Paolo. Noi cristiani saremmo “i più infelici di tutti gli uomini” (1 Corinzi 15.19).
Ma come fanno i testimoni di Geova a negare la divinità di Cristo, così chiaramente documentata dalla Sacra Scrittura? Con il solito sistema: alterano i testi, cambiano la punteggiatura, sostituiscono certe parole, i tempi dei verbi, ecc. Per es., mentre il Vangelo di Giovanni dice: Il Verbo era Dio” (1,1), essi traducono: “La Parola era un dio”. La falsificazione è evidente! Inoltre rifiutano di distinguere ciò che nei Vangeli si riferisce a Gesù in quanto uomo da ciò che si riferisce a lui in quanto Dio.
Così sostengono che Gesù non è Dio perché disse che alcune cose non erano conosciute né da lui, né dagli angeli, ma solo da Dio (Marco 13,32); perché nel Getsemani invocò il Padre che lo aiutasse (Luca 22,41); perché disse che il Padre era maggiore di lui (Giovanni 14,28); e morendo in croce si sentì abbandonato da Dio (Matteo 27,46). Poi morì, e Dio non può morire... Ma è chiaro che tutte queste espressioni (e altre) si riferiscono a Gesù in quanto uomo. È la natura umana di Gesù che è soggetta al dolore, all'incertezza, alla morte. È Gesù uomo che è inferiore a Dio, è sottomesso a lui. si raccomanda a lui... Noi cristiani crediamo fermamente che in Gesù Cristo “abita corporalmente tutta la pienezza della divinità”, come afferma san Paolo (Colossesi 2,9). Egli è “Dio da Dio, Dio vero da Dio vero”, come lo definisce il Concilio di Nicea. Noi siamo i testimoni di Gesù Cristo Dio!

Che cosa succede dopo la morte?
I testimoni di Geova affermano che con la morte finisce tutto: con il corpo muore anche l'anima, come succede alle bestie. Quindi è inutile ricordare i defunti o pregare per loro. Geova risuscita soltanto, in epoche diverse, alcuni privilegiati (sarebbero già risorti i grandi personaggi dell'Antico Testamento, gli Apostoli e i testimoni di Geova più bravi,..). La fine del mondo è imminente, anzi, è già cominciata nel 1914, secondo la solenne profezia di Russell. Ne sono segno le guerre, le continue calamità e i delitti di ogni genere che imperversano. Presto avverrà una grande battaglia (detta di Armagheddon) nella quale Geova distruggerà “l'impero mondiale della religione babilonica” e “l'empia trinità di Satana”, cioè il potere politico, commerciale e religioso (a cominciare dalla religione cristiana).
Da quella strage immensa scamperanno solo i testimoni di Geova, e gli uomini giudicati “meritevoli” saranno di nuovo creati (!). Allora avrà inizio il “regno millenario” di felicità sulla terra, governato dal Cielo da Gesù Cristo e da 144.000 eletti. Ma non sarà ancora la perfezione: passati i mille anni Geova annienterà gli ostinati che avranno ancora osato resistergli. e finalmente la “grande folla” dei testimoni di Geova godrà la felicità perfetta ed eterna su questa terra diventata un paradiso. Però i veri “eletti”. gli unici che avranno il privilegio di entrare nel regno celeste di Geova, saranno solo 144.000. Chi? In base alla loro interpretazione di un passo dell'Apocalisse (7,4) si tratterebbe di soli maschi adulti (escluse quindi tutte le donne) che hanno vissuto alla perfezione la dottrina dei testimoni di Geova. Oggi questo numero è quasi completo: resterebbero disponibili meno di 10.000 posti, in parte già prenotati dai dirigenti di Brooklyn... Che dire di questa stravagante dottrina? Che è totalmente contraria alla rivelazione divina, si basa sulla falsificazione sistematica e sull'interpretazione del tutto arbitraria della Sacra Scrittura. e nega tre verità fondamentali della fede: l'immortalità dell'anima, la risurrezione universale, la possibilità di salvezza. e quindi di felicità eterna, offerta a tutti gli uomini e non solo a un gruppo di privilegiati.
Queste verità sono continuamente ricordate da Gesù nel Vangelo. Basta leggere la parabola della zizzania (Matteo l3,4l-50); del ricco epulone (Luca l6,19-3l); delle ragazze stolte (Matteo 25.1-13); del servo indolente (Luca 19,11-28); e soprattutto quella del giudizio finale (Matteo 25,31-46): in esse Gesù ci assicura che l'anima non muore con il corpo, che questa vita continua subito nell'altra, e che esiste anche la possibilità di separazione eterna dall'amore di Dio per coloro che Io hanno rifiutato fino alla fine. Un Geova che annienta chi gli si oppone può sembrare meno duro di un Dio Padre che prospetta l'inferno a chi lo rifiuta fino all'ultimo respiro.
In realtà, tale dottrina anzitutto è contraria all'insegnamento di Gesù Cristo, e poi, almeno indirettamente, può favorire il male. Infatti, il peccatore ostinato che con la morte viene distrutto può consolarsi perché almeno si è goduta tutta la vita. e non avrà nulla da soffrire. anche se avrà violato tutti i comandamenti di Dio. L'insistenza di Gesù sulla possibilità dell'inferno è dettata unicamente dall'amore: sta. attento a non meritartelo!
Quanto ai 144.000 eletti di cui sopra, è noto che nell'Apocalisse rappresentano le 12 tribù dell'antico Israele, come simbolo della totalità del popolo di Dio. E le parole che seguono: “Dopo di ciò apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani” (7,9) non si riferiscono alla “grande folla” dei testimoni di Geova, ma alla moltitudine innumerevole, universale, di tutti gli uomini redenti da Gesù Cristo Dio e salvati mediante la fede in lui. Quanto è diverso il vero Dio rivelato da Gesù Cristo come Padre di bontà e di misericordia, dal Geova classista e spietato dei suoi testimoni!

Maria, la Madre di Gesù?
Negando la divinità di Gesù Cristo, logicamente i testimoni di Geova negano che Maria si possa dire “madre di Dio”. Aggiungono che se fu vergine nell'incarnazione di Gesù, non lo fu più in seguito. perché avrebbe avuto altri figli, “fratellastri e sorellastre di Gesù”. E con la perpetua verginità negano pure la sua concezione immacolata e la sua assunzione. La devozione alla Madonna e ai Santi, il ricorso alla loro intercessione, la venerazione delle loro immagini sono atti severamente proibiti dai testimoni di Geova. Non ci fermiamo a confutare queste eresie: è facile trovare libri che dimostrano la verità di Maria immacolata, vergine e madre di Dio, e le ragioni della nostra devozione verso di lei. Quanto al culto delle immagini, la questione è stata chiaramente definita dal Concilio di Nicea nel 787.

Chiesa, Papa, Sacramenti
I testimoni di Geova sono irriducibili avversari della Chiesa cattolica.
Rutherford l'ha definita “il principale nemico visibile di Dio, il più grande e peggior nemico pubblico”. E Knorr. “la grande prostituta”, “Babilonia la grande”, nientemeno! E nella loro Bibbia traducono sempre il termine originale greco Ecclesia non con Chiesa, ma con Congregazione. “Io, mia moglie e i miei figli (seguono i nomi) chiediamo di essere cancellati dal registro dei battesimi della parrocchia, perché abbiamo deciso di aderire alla religione dei testimoni di Geova”.
Più di un parroco ha ricevuto lettere di questo genere, scritte in obbedienza a un ordine perentorio dei capi: “Dobbiamo separarci nettamente da ogni organizzazione di Babilonia la Grande [ = la Chiesa cattolica]. Dobbiamo smettere di partecipare alle loro attività. Dobbiamo comunicare loro che ci ritiriamo dalla loro organizzazione”. È facile rispondere che nessuno costringe i genitori a battezzare i tigli, e ognuno è libero di uscire dalla Chiesa cattolica quando crede. c vivere come se non fosse battezzato, senza bisogno di dichiararlo al parroco.
Oggi però i parroci devono trasmettere al Vescovo tali lettere (che verranno conservate in archivio) e devono apporre una nota del fatto sul registro dei battesimi. per le conseguenze giuridiche che derivano da questa formale apostasia dalla Chiesa cattolica. E i testimoni di Geova. nati ieri nel modo che sappiamo, ignorano o disprezzano venti secoli di storia della Chiesa cattolica. Una storia non certo priva di ombre e di manchevolezze, perché sempre fatta da uomini con i loro limiti. Ma estremamente ricca di valori incalcolabili. Da venti secoli la Chiesa lavora per l'elevazione materiale e spirituale del mondo, maestra di verità e madre di bontà verso tutti, a cominciare dai più poveri e sofferenti.
Lo dimostra tra l'altro la lunghissima serie di santi che punteggiano i secoli, molti dei quali di statura colossale. come Agostino, Benedetto da Norcia, Francesco d. Assisi. Vincenzo de' Paoli, Giuseppe Cottolengo, Giovanni Bosco, solo per fare qualche nome. E Madre Teresa di Calcutta non è un simbolo vivente della verità e della carità della Chiesa di Cristo? Quanto ai sacramenti, i testimoni di Geova li rifiutano tutti, appunto perché negano la Trinità. la divinità di Gesù Cristo e la vera dottrina della redenzione dal peccato.
Praticano soltanto il battesimo degli adulti in piscina, ma non come segno esterno di una purificazione interiore, bensì come dimostrazione pubblica che la persona si è “dedicata a Geova per fare la sua volontà”. Rifiutano l'Eucaristia, e quindi la Messa, perché, falsificando come al solito il V angelo, sostengono che Gesù ha detto: “Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue”, ma: “Questo significa il mio corpo, questo significa il mio sangue”.
Di fatto, celebrano solo una volta l'anno la “commemorazione” dell'ultima cena e della morte di Gesù. Per i testimoni di Geova tutte le feste cristiane, la devozione ai Santi, la preghiera per i defunti, il culto della Croce, sono idolatrie di origine pagana. Rifiutano il Papa, i vescovi e i sacerdoti, rifiutano ogni dialogo ecumenico, ma prestano cieca obbedienza ai dirigenti di Brooklyn. Dunque una religione che esclude ogni rapporto filiale con Dio Padre, ogni comunione eucaristica con Gesù Cristo, ogni certezza di perdono mediante la confessione, anche in punto di morte. Una religione totalmente diversa da quella voluta da Gesù Cristo.


Alcune questioni particolari
I testimoni di Geova impongono un totale disimpegno da ogni attività politica e sociale, comprese le elezioni di qualunque genere, il servizio militare e anche quello civile. Secondo loro, come già abbiamo detto, religione, politica e commercio sono “l'empia trinità di Satana”. Quanto allo Stato, siccome l'attuale “malvagio sistema di cose” sarà presto distrutto da Geova, che instaurerà un “nuovo mondo ideale”, pieno di felicità, i testimoni di Geova devono limitarsi a osservare le leggi che non siano in contrasto con la loro dottrina e i loro interessi.
Ma se lo Strato è “strumento del diavolo”, perché nel 1987 hanno chiesto, e ottenuto, dallo Stato italiano il riconoscimento della loro “Congregazione”? “La fede senza le opere è morta”, ci ricorda san Giacomo (2,26), e tra le opere c'è anche la collaborazione al progresso della vita civile e sociale. Qui per politica intendiamo non tanto la militanza in un partito, quanto l'impegno per sviluppare il bene comune: la libertà. la giustizia, la pace, il lavoro. il progresso... E Gesù ha detto: “Date a Cesare quello che è di Cesare” (Marco 12,13).
Quanto al commercio, i testimoni di Geova sono i primi a esercitarlo in forme assai lucrose di marca nettamente capitalista. Come si deduce dai loro stessi resoconti, la centrale di Brooklyn dispone di innumerevoli miliardi ricavati dalla vendita delle loro pubblicazioni. dai “contributi volontari” e dalle donazioni (che sono “sataniche” solo se a vantaggio della Chiesa cattolica. E poi condannano i preti cattolici che chiedono un'offerta per la celebrazione della Messa o di altri riti! Infine, è noto che i testimoni di Geova rifiutano la trasfusione di sangue. È un ordine impartito da Knorr nel 1945. Perciò preferiscono morire e lasciar morire anche le persone più care piuttosto che salvarsi con essa. I giornali hanno più volte riferito a questo proposito fatti drammatici. Questa ostinazione è motivata ancora una volta dalla loro interpretazione letterale della Bibbia.
L'Antico Testamento identificava il sangue con la vita, e lo riteneva sacro, proprietà di Dio. Perciò la legge ebraica vietava assolutamente di mangiare il sangue degli animali uccisi. Questo divieto fu mantenuto ancora all'inizio del cristianesimo (cf. Atti 15,19s) per riguardo ai cristiani provenienti dall'ebraismo. Ma, come spiega san Paolo (Efesini 2,15; 1 Corinzi 10,25ss), con la redenzione di Cristo tutte le prescrizioni giuridiche della legge antica sono cadute; e Gesù stesso ci invita, nella santa Comunione. a bere il suo sangue. E se fosse anche vero che nel sangue c'è la vita, non ha detto Gesù che non c'è amore più grande che dare la vita per i propri amici (6iovanni 15,13)? Così, restando fermi alla Scrittura dell'Antico Testamento interpretata materialmente alla lettera, i testimoni di Geova finiscono per fare esattamente il contrario di ciò che Dio ha prescritto.

Le ragioni di un successo
Si obietterà: se le cose stanno così, come si spiega lo zelo missionario dei testimoni di Geova, come si spiegano i loro successi?
In parte abbiamo già risposto alle pp. 6-7. le cospicue risorse finanziarie con cui possono sostenere la stampa e la propaganda; il proselitismo metodico, insistente, astuto dei “pionieri” e “proclamatori” appositamente preparati; il clima di terrorismo ideologico che inibisce ogni studio serio e approfondito della Bibbia e minaccia guai e distruzione eterna a chi fosse tentato di lasciare la setta.
Inoltre il loro messaggio esercita un certo fascino: elimina ogni mistero in questa vita e nell'altra, dispensa da ogni pratica religiosa, dà la certezza di diventare un “eletto” destinato alla felicità eterna nelle forme concrete di questa vita, e ciò a breve scadenza...In Italia poi il successo è dovuto spesso all'ignoranza religiosa e alla scarsissima conoscenza della Bibbia di tanti cristiani. E anche a un diffuso anticlericalismo, per cui viene accettato per vero quanto di falso e di calunnioso i testimoni di Geova affermano contro la Chiesa cattolica. Tuttavia, non esageriamo, e teniamo presente un fatto assai rilevante: sono moltissimi i testimoni di Geova i quali, quando riprendono a ragionare con la propria testa, si rendono conto dell'errore in cui sono caduti e lasciano la setta. Dai loro stessi dati veniamo a sapere che tra il 1973 e il 1981 sono usciti o furono espulsi dalla setta 549.087 membri.
Eppure, liberarsi non è facile. Se un testimoni di Geova vacilla, entra in funzione un “Tribunale interno” che lo pone sotto processo ed emette sentenze. Questo “Comitato giudiziario” costituisce un vero terrore per ogni membro della Congregazione. Colpe gravi: partecipare a feste religiose come Natale, Pasqua, Capodanno; possedere il Crocifisso, immagini sacre, ecc. E se il testimoni di Geova è così risoluto e coraggioso da lasciare la setta, incorrerà in dure sanzioni: “I membri della Congregazione non gli stenderanno la mano e non gli diranno nemmeno “ Ciao, o arrivederci” ... Se il dissociato tenta di parlare ad altri nella Congregazione, essi dovranno allontanarsi da lui” (“Torre di Guardia”, 15.12.1963).


Edited by Doremil - 11/1/2012, 11:49
 
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