| per continuare il discorso del travestitismo, vorrei pubblicare la spiegazione del crossdressing. non me ne vogliate a male se insisto con questo argomento ma penso che sia abbastanza di attualità visto i numeri che muove. e poi penso che sia giusto conoscere quello che non si sa. resta il fatto, e verrà anche spiegato nell'articolo, che non solo ci sono uomini che si vestono con abiti femminili ma anche donne che indossano abiti maschili solo che vengono notate di meno. basti pensare a tutte quelle donne che indossano i pantaloni
cos'è il crossdressing?
Il termine crossdresser, non ha alcuna corrispondenza in italiano. Letteralmente significa "scambia vestiti" e si può associare al travestimento. La persona crossdresser, abbreviato spesso in "CD" oppure "xdress", è una persona che indossa gli abiti, spesso o saltuariamente, del sesso opposto. Può essere sia uomo che donna, anche se nella maggior parte dei casi è uomo e spesso sposato con prole. Si utilizza il termine crossdresser e non travestito, perchè quest'ultimo, ha una connotazione negativa ed è spesso associato alle persone che si prostituiscono. La persona crossdresser, prova piacere ad indossare gli indumenti del sesso opposto per molteplici motivi, ma in nessun caso è associabile al alcuna patologia e/o parafilia. Il crossdresser, non condivide i limiti imposti dalla società riguardo all'identità del maschio e della femmina utilizzando come metro la tipologia dell'abbigliamento. Non condivide il fatto che l'uomo deve indossare tassativamente pantaloni mentre la donna può indossare sia pantaloni che gonne, ma anche tutto il resto dell'abbigliamento, trucco compreso. In occidente, negli ultimi tempi, stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione, sostenuta tra l'altro anche da notissimi stilisti di moda. Diverse statistiche riportano che circa il 10% della popolazione mondiale è crossdresser, ma questo dato si basa sui soggetti che si sono rivelati e sembra invece che il dato più veritiero si aggiri intorno al 20%. Internet sta contribuendo in maniera decisiva relativamente alla diffusione del pensiero crossdresser, infatti si possono trovare migliaia di siti e forum dove si parla di tutto ciò che concerne il crossdressing.
Nella maggior parte dei casi, il crossdresser, si traveste in privato, all'interno delle mura domestiche e più raramente esce allo scoperto (outing) per la paura di essere scoperto da persone conosciute o dai propri cari ed essere quindi considerati persone malate, di malaffare, ma peggio ancora, di essere derisi. Purtroppo, gli stereotipi della società moderna, condannano erroneamente il crossdressing come un qualcosa che ha a che fare con l'omosessualità. La persona omosessuale, nella quasi totalità dei casi, non si traveste, infatti, un uomo gay, non si sogna minimamente di travestirsi, perchè paradossalmente, anche lui verrebbe deriso dagli altri uomini gay. L'uomo gay, è una persona di sesso maschile a cui piacciono gli uomini e non le donne mentre al crossdresser uomo, piacciono generalmente le donne. Ovviamente, anche nelle persone crossdresser ci sono gay, lesbiche, bisex o transgender in generale, ma è doveroso ricordare che il crossdressing non ha nulla a che vedere con la sessualità, è solamente l'atto di indossare gli indumenti del sesso opposto. Alcuni crossdresser sposati, vivono serenamente la passione del travestimento, grazie anche alla complicità delle proprie mogli e delle volte anche dei propri figli. Altri purtroppo non hanno la stessa fortuna e vivono quindi in totale segreto, nascondendosi al mondo intero. Infatti molte donne, non riescono ad accettare la passione del proprio marito, in quanto non riescono a comprendere questo lato "singolare". In vari siti internet, si possono leggere alcune testimonianze di mogli "complici", che riportano che il loro rapporto sia notevolmente migliorato da quando il proprio marito ha avuto il coraggio di confessargli tutto. Infatti, quando questo avviene, si instaura un legame ancora più forte tra i coniugi, aggiungendo, oltre all'amore, anche la complicità simile a quella che c'è tra due amiche, donando un pizzico di verve al rapporto. Molte coppie "complici" fanno shopping insieme, provando piacere nel ricercare quell'indumento che potrebbe stare bene ad entrambe, traformado i pomeriggi di tortura dei mariti, in momenti di estrema complicità e divertimento. Tutto questo giova alla coppia, portando rilassamento ed un ottimo sistema per combattere lo stess. Alcune donne, riportano, che vedendo il proprio marito abbigliato enfemme, provano eccitazione sessuale. Riportano che l'attività sessuale della coppia è migliorata tantissimo e soprattutto non vedono sminuita la virilità del marito. Infatti, nella maggior parte dei casi, la vita sessuale della coppia è migliorata dopo l'outing del marito. C'è da registrare però, che diverse coppie, hanno visto finire il loro rapporto in seguito a queto evento, soprattutto per conformismo agli stereotipi sociali ed alla religione, che condanna pubblicamente la pratica del travestimento. Nel deuteronomio (il quinto libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana) si legge: "La donna non indosserà abiti da uomo, né l’uomo indosserà abiti da donna, perché chiunque fa tali cose è in abominio all’Eterno, il tuo DIO." deut 22:5. I limiti imposti dalle religioni e dai costumi sociali, hanno fatto si che milioni di persone vivessero in gran segreto la propria passione per il travestimento, con l'unico risultato di creare notevoli problemi, a volte anche psicologici dovuti alla situazione di vera e propria repressione.
Il crossdresser, nella quasi totalità dei casi, ha scoperto la propria passione per il travestimento, fin dalla tenera età, rovistando nei cassetti della madre o della sorella per cercare indumenti da indossare. Inizialmente per puro gioco, poi, crescendo, per passione. Spesso, crescendo, si tenta di sopprimere questo lato, in quanto, non corrispondendo ai dettami della socità, provoca disagio, smarrimento. Alcuni riescono a sopprimerlo anche per diversi anni, ma puntualmente il desiderio di crossdressing, torna sistematicamente e spesso prorompente. Andando avanti con l'età, pian piano si riesce a farsene una ragione e cedere al crossdressing nei momenti di estrema intimità. Il sopprimere caparbiamente il proprio lato "CROSS", può portare alla lunga, a veri propri disagi comportamentali sfociando in questo caso anche in patologie psicologiche.
In genere, il crossdresser non parla di "travestirsi", ma solamente di "vestirsi", infatti, il desiderio più grande è quello di avere la libertà di vestirsi come più gli aggrada, senza vivere situazioni spiacevoli od essere considerato un "diverso". Il massimo per il crossdresser, uomo o donna che sia, sarebbe quello di alzasi dal letto e dire: "oggi indosso gonna e collant e domani pantaloni e calzini!".
Infine, c'è da notare, che negli USA, ma soprattutto in giappone, il fenomeno del crossdressing, ha avuto e sta vivendo una enorme espansione dovuta soprattutto dalla facilità di avere connessioni internet, ma anche di diversi show televisvi, di cui si possono vedere alcuni filmati su youtube.
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